L'inchiesta

Il giallo di Benno: i cento giorni che hanno sconvolto Bolzano

Laura Perselli e Peter Neumair erano scomparsi la sera del 4 gennaio: in carcere il figlio Benno Neumair, reo confesso d’aver ucciso mamma e papà. Il corpo della donna è stato recuperato nell’Adige il 6 febbraio scorso, ma nonostante le ricerche massicce non è stata trovata traccia del compagno

L'INDAGINEil cellulare della madre nascosto nei pressi di ponte Roma

LA CONFESSIONEdopo il ritrovamento del cadavere di Laura Perselli

LA SORELLAMadè non crede al pentimento del fratello


Paolo Tagliente


BOLZANO. Cento giorni. Tanti ne sono passati da quella gelida serata del 4 gennaio in cui Laura Perselli, 68 anni, e il compagno Peter Neumair, 63, sparirono nel nulla.

Cento giorni di ipotesi e misteri, di indagini e ricerche, di colpi di scena e smentite, di depistaggi, trasmissioni televisive e riflettori puntati sui Neumair, sui Perselli, su Bolzano, sul fiume Adige e sulla provincia intera. Ma soprattutto cento giorni di dolore per due vite spezzate, per una famiglia annientata e per una ragazza, Madé Neumair, rimasta all’improvviso orfana dei genitori e figlia unica.

Al centro di questo microcosmo creatosi cento giorni fa, Benno Neumair, figlio di laura e peter, fratello di Madé. Benno, dai muscoli scolpiti, dal sorriso ammaliante e dalla bellezza apollinea. Attorno a lui ruota tutto. Benno, un Narciso fragile dentro cui si nasconde l’abisso. Un insegnante che subito viene visto con diffidenza dai genitori dei suoi alunni.

La scomparsa

La prima ad accorgersi dell’assenza di Laura e Peter è, paradossalmente, Madé, 26 anni, medico specializzando in ortopedia a Monaco. È agitata e preoccupata e le tranquillizzanti parole del fratello Benno, che vive con i genitori e che non pare affatto preoccupato per la loro sparizione, sortiscono l’effetto contrario. Perché la ragazza parla tutti i giorni al telefono con la mamma e sa quanto sia tesa la situazione nell’appartamento al secondo piano della palazzina al civico 22 di via Castel Roncolo: Benno, da sempre vittima di inquietudini frutto di un precario equilibrio psichico, è ormai ingestibile. Laura e Peter hanno paura e, come avevano già fatto in passato, tornano a chiudere a chiave la porta della loro camera da letto durante le ore notturne.

La denuncia di scomparsa

Alla fine, dopo tante insistenze, nel pomeriggio del 5 gennaio, Benno e la zia Carla, sorella di Laura, varcano la porta della stazione dei carabinieri di Bolzano per sporgere denuncia di scomparsa della coppia. Il giovane racconta di aver litigato con papà, ma anche di essere uscito poco dopo e di aver passato la notte fuori, da Martina (ha lavato i vestiti di Benno, consegnandoli ai magistrati solo diversi giorni dopo ed è tuttora indagata per favoreggiamento), un’amica che vive ad Ora.

Racconta di non essersi accorto dell’assenza dei genitori nemmeno il giorno successivo, quando è rientrato a casa di buon’ora per andare a passeggiare sul Renon con il cane.

Una versione che traballa

La versione di Benno traballa fin dall’inizio. E gli elementi che Madé fornisce agli investigatori dell’Arma le danno il colpo finale.

Le richerche nell'Adige

Le ricerche iniziano subito, centinaia di persone setacciano il Renon, il Talvera, l’Isarco e poi, l’Adige.

Dove sono finiti Peter e Laura? I sommozzatori scandagliano l'Isarco metro per metro

Un'altra giornata di ricerche, un'altra giornata di paura e angoscia per le sorti di Peter Neumair e Laura Perselli, scomparsi nel nulla a Bolzano da lunedì pomeriggio. I sommozzatori hanno scandagliato a lungo l'Isarco ma senza alcuna novità (foto Matteo Groppo) - LEGGI L'ARTICOLO

Si va avanti per giorni e giorni con droni, elicotteri, sommozzatori, sonar e ogni tipo di moderna apparecchiatura. Senza esito.

Bolzano, unità cinofile in azione attorno alla villa dei coniugi scomparsi

Continuano oggi, 7 gennaio, le ricerche della coppia di bolzanini scomparsa lunedì pomeriggio: Peter Neumair di 63 anni e Laura Perselli di 68 anni. La scomparsa è stata denunciata dal figlio 30enne che vive con loro. Coinvolti carabinieri, Soccorso alpino e nuclei cinofili.

Ma sotto la lente c’è Benno: cronometro alla mano, si analizzano i suoi spostamenti quel 4 gennaio, si esaminano i video delle varie telecamere di sorveglianza sparse per la città e si verificano i dati delle celle telefoniche. L’8 gennaio, il giovane viene bloccato mentre, insieme ad un’amica (non Martina) si accinge a lavare la Volvo V70 con cui era sceso ad Ora, la sera in cui sono scomparsi i suoi genitori. Poi gli investigatori trovano anche delle tracce di sangue, sia sul ponte di Vadena che nell'auto di famiglia.

La svolta

Il 18 gennaio, il giovane viene indagato per il presunto omicidio e occultamento dei cadaveri di Laura Perselli e Peter Neumair. L’appartamento di via Castel Roncolo viene sequestrato e, da Parma, salgono gli specialisti del Ris che, per giorni interi, esaminano sia l’alloggio che la Volvo.

Il fermo

Nella notte tra il 28 e il 29 gennaio, la Procura di Bolzano emette un decreto di fermo nei confronti del ragazzo, che si presenta ai magistrati accompagnato dai suoi avvocati e, successivamente, viene trasferito in carcere.

Il ritrovamento di Laura

Vengono intensificate le ricerche sul fiume Adige, a sud del ponte Ischia Frizzi, dove erano state trovate tracce di sangue, poi risultato appartenere a Peter.

120 uomini alla ricerca della coppia scomparsa

Anche oggi sabato 16 gennaio sono proseguite le ricerche della coppia scomparsa a Bolzano.

Sabato 6 e domenica 7 febbraio, viene fatto abbassare il livello del fiume, così da agevolare l’opera del piccolo esercito impegnato lungo tutto il corso d’acqua, da Bolzano fino alla diga di Mori, in Trentino.

Nella mattina di sabato, a Laghetti di Egna, poco a nord del ponte di San Floriano, una squadra di vigili del fuoco volontari avvista il corpo di Laura, in un ansa del fiume.

I sub dei vigili del fuoco nelle acque dell'Adige

Grande spiegamento di uomini e mezzi oggi, 6 febbraio, lungo l'Adige per cercare i corpi della coppia scomparsa. A mezzogiorno la svolta, con il ritrovamento del corpo di Laura Perselli, avvistato da un gommone all'altezza di Ora (foto vigili del fuoco)

I segni sul collo della povera donna raccontano di una morte per strangolamento. La conferma arriva dall’autopsia, qualche giorno dopo, e dalla confessione di Benno che, il primo marzo, ribadisce le prime ammissioni fatte già il 9 febbraio, ma tenute segrete dalla Procura: avrebbe strangolato il papà nel corso di un furioso battibecco e poi, la stessa terribile sorte sarebbe toccata alla madre, appena rientrata in casa.

Le ricerche del corpo di Peter, a tuttoggi, non hanno dato alcun esito.

Abbassato il livello dell'Adige, si torna a cercare il corpo di Peter

E' iniziata la maxi battuta di ricerca sull'Adige per trovare la salma di Peter Neumair. Il fiume è stato nuovamente abbassato e sul posto si trovano centinaia di persone lungo le rive, come anche sette unità cinofile della polizia tedesca specializzate nella ricerca in acqua (foto Unione provinciale dei corpi dei vigili del fuoco volontari dell’Alto Adige)

L'inchiesta giudiziaria

La vicenda, intanto, s’è spostata nella aule del tribunale con i periti, chiamati a esaminare l’enorme mole di reperti raccolti dai carabinieri del Ris e a stabilire la capacità di intendere e di volere di Benno nel momento in cui ha ucciso mamma e papà.













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