Verso la Cassa Rurale unica al via gli incontri nei paesi 

Il caso nelle Giudicarie. In vista della fusione fra la “Giudicarie Valsabbia e Paganella” e la “Adamello” parte a breve l’operazione “Dicci La Tua” per gli oltre 17 mila soci


Walter Facchinelli


Giudicarie. Il 15 novembre 2019, la stretta di mano tra Fabrizia Caola presidente di Cassa Rurale Adamello e Andrea Armanini de “La Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia e Paganella” unita alla sottoscrizione del protocollo di fusione tra le due Casse, ha avviato l’ter per far nascere un’unica Cassa Rurale in Giudicarie. Storicamente in Giudicarie 35 anni fa operavano 19 Casse Rurali, nel 2000 erano 12, nel 2010 9, “solo” 6 a fine 2017, per arrivare a 2 nel 2018. Per decretare la fusione e la nascita di un'unica Cassa Rurale delle Giudicarie «dalle parole si passa alle azioni concrete» di avvicinamento alla data dell’ipotetica fusione con l’avvio dell’operazione “Dicci La Tua” e le assemblee territoriali o incontri di zona tra marzo e aprile.

Lo “Speciale”

Ai circa 17.000 soci delle due Casse è in arrivo «il primo di tre opuscoli» dal titolo “Speciale - Verso la fusione”, con sottotitolo “Insieme si può! 3 territori – 1 Cassa Rurale per la crescita delle nostre Comunità”. I presidenti Caola e Armanini, per prima volta scrivono insieme a tutti i soci delle due Casse Rurali, ricordando loro che «i due consigli hanno deciso nell’autunno scorso di intraprendere un percorso di fusione» tradottosi nella firma del “Protocollo di Fusione” di metà novembre 2019. «Lì, affermano, sono stati delineati gli obiettivi per la nascita dell’unica Cassa a servizio della Comunità delle Giudicarie, della Paganella e della Vallesabbia». In dicembre è stato predisposto il piano industriale «con l’assistenza di Cassa Centrale Banca», già inviato per l’approvazione alla Banca Centrale Europea».

Nel protocollo di fusione è previsto un percorso di confronto coi soci prima dell’assemblea generale fissata a fine maggio.

Le tappe del percorso

Si inizia con l’invio ai soci di 3 notiziari informativi sulla fusione «febbraio, marzo e primi di maggio», con la convocazione di assemblee territoriali o incontri di zona «tra fine marzo e inizio aprile» e con «l’operazione “Dicci la Tua”» per raccogliere agli sportelli o on line «domande, interrogativi e proposte dai soci».

Grande è la volontà di confronto coi soci e Comunità «che possa portare alla condivisione di una scelta che è stata dettata dal “Guardare Avanti” per garantire ai nostri territori una istituzione che, basandosi sui principi della cooperazione, sappia garantire il Bene Comune delle attuali e future generazioni».

Il questionario

Entro fine febbraio e fino alla data degli incontri coi soci, in tutte le filiali delle Casse Rurali “Giudicarie Valsabbia Paganella” e “Adamello” c’è un box dove inserire «il breve questionario» che sarà inviato col secondo numero del notiziario “Verso la fusione” per «aiutarci a capire come la pensano i soci e quali potrebbero essere gli aspetti non chiari del percorso di fusione». Alle domande sulla fusione sarà data risposta nei prossimi numeri del notiziario informativo. Il questionario sarà disponibile e compilabile on line sui siti www.lacassarurale.it e www.cr-adamello.it

Per chiarimenti

Per ogni richiesta di chiarimenti sulla fusione, le due Casse Rurali hanno istituito una mail dedicata versolafusione@lacassarurale.it e sono contattabili al numero di WhatsApp 345.0610023.

Il messaggio è «due Casse insieme permettono una riduzione del costo dei controlli e una struttura organizzativa basata sulla consulenza differenziata e specialistica dedicata alle famiglie e alle imprese» perché, con la fusione si faranno delle economie sulle strutture degli uffici centrali per garantire il più possibile il mantenimento dei servizi nei vari paesi.

«Tutto, concludono i presidenti Fabrizia Caola e Andrea Armanini, nella volontà di un confronto con i soci e con le nostre Comunità, che possa portare alla condivisione di una scelta» dettata dal “guardare avanti” per garantire ai nostri territori una istituzione che, basandosi sui principi della cooperazione, sappia garantire il “Bene comune” delle attuali e future generazioni.













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