Quattro donne nei comitati di gestione degli asili 

La votazione in consiglio. Rinnovati quelli della scuola materna equiparata di Storo e della provinciale di Darzo. Elette Chiara Zontini, Annarella Bernardi, Ivanna Marini e Irene Donati



Storo. “Notte di Halloween” senza particolari brividi al consiglio comunale di Storo. La seduta del 31 ottobre scorso si è svolta senza particolari imprevisti, se si eccettuano degli “scherzetti”, comunque ininfluenti, sulle nomine di spettanza comunale in seno ai comitati di gestione degli asili di Storo e Darzo.

I nomi

Ogni 3 anni il Comune di Storo nomina i propri rappresentanti all’interno dei comitati che si occupano della gestione delle scuole materne presenti sul suo territorio, che sono tre in tutto, cioè quella equiparata di Storo, quella provinciale di Darzo e quella di Lodrone. Giovedì sera sono stati votati i membri per le prime due scuole materne perché il comitato di quella di Lodrone si rinnoverà l’anno prossimo.

Poker rosa

Ad essere elette sono state quattro donne. Per la materna di Storo Chiara Zontini e Annarella Bernardi, la prima nominata dalla maggioranza, la seconda scelta dall'opposizione. Per l’asilo di Darzo invece le prescelte sono state Ivanna Marini (per la maggioranza) e Irene Donati (per l'opposizione).

Lo “scherzetto”

Dove sta lo “scherzetto” ci si chiederà? Nella votazione stessa perché un consigliere, forse contagiato dal clima di festa, ha ben pensato di scrivere il nominativo del signor Giovanni Zontini nella prima votazione e poi quello di una certa Stefania Marini per la seconda votazione, tiri ininfluenti sul risultato del voto che però non hanno mancato di suscitare una certa sorpresa e anche un po’ di divertimento nei consiglieri.

Oltre che di nomine il consiglio s’è occupato anche di adottare la variante al Prg in modo da poterla spedire alla Giunta provinciale per l’approvazione finale. Anche qui una piccola sorpresa, con la necessità di votare un emendamento riguardante la tipologia di recinzioni consentite in alcune zone, provvedimento passato all'unanimità. S.M.













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