il caso

Incontro ravvicinato con l'orsa, recuperati alcuni resti per l'identificazione genetica

Due cacciatori (non erano armati) inseguiti all'alba di domenica a malga Avalina, sopra Roncone. La Provincia: "Accertamenti per classificare l'esemplare come problematico, poi si decideranno i provvedimenti tra cui l'abbattimento"

IL FATTO. Inseguiti dall'orsa con il cucciolo: un ferito

ANIMALISTI. Esposto: "Si faccia chiarezza"



RONCONE. Sono proseguite le attività del Corpo forestale trentino sul luogo dell’incontro ravvicinato fra i due cacciatori – che stavano compiendo un'escursione e non erano armati, specifica la Provincia –  e l’orsa accompagnata da un piccolo, avvenuto all'alba di ieri domenica 30 luglio.

Lungo il sentiero Mandrel,che porta a malga Avalina nel comune di Roncone, sono stati recuperati alcuni campioni organici per identificare geneticamente l’animale: un'informazione che potrà consentire di conoscere la storia dell'orsa e il territorio frequentato dall'esemplare grazie alla banca dati.

Mentre alcune associazioni animaliste – Enpa, Oipa, Aidaa – hanno chiesto chiarezza e anche annunciato un esposto, la Provincia ipotizza già l’abbattimento. «Stando alla dinamica dell'incontro ravvicinato, per classificare tale esemplare come problematico secondo il Pacobace occorrerà quindi completare gli accertamenti. A seguito di queste verifiche di identificazione –  si legge infatti nella nota – potranno seguire i provvedimenti conseguenti, tra i quali anche quello di abbattimento dell’ esemplare».

Nel frattempo il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti ieri ha incontrato il giovane che per fuggire si è arrampicato su un albero e che nella caduta è rimasto contuso per accertarsi delle sue condizioni. Il giovane è stato ricoverato in ospedale a Tione per accertamenti.













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