Campi pubblici assegnati con rialzi anche del 25% 

Storo, in Comune 16 manifestazioni d’interesse per una cinquantina di terreni e offerte concrete per 30 particelle. Il sindaco Turinelli: corrette le nostre stime


di Stefano Marini


STORO. Come è andata a finire l’assegnazione dei campi pubblici di Storo che tanto aveva fatto discutere fino a un mese fa? In Comune sono arrivate 16 manifestazioni d’interesse riguardanti una cinquantina di terreni, anche se solo una trentina di queste si sono poi tradotte in offerte concrete, le quali hanno però dato luogo a sostanziosi rialzi rispetto alla base di partenza. Un successo pieno, almeno secondo il sindaco di Storo, Luca Turinelli, che l’iniziativa l’ha voluta e difesa dalle critiche giunte dall’opposizione e dai contadini costretti ad una procedura pubblica di manifestazione d'interesse dopo che per decenni si erano visti assegnare i terreni dal Comune in via diretta.

«Il 26 marzo scorso si è svolta la gara ufficiosa per l'assegnazione dei terreni comunali, Asuc ed Ex Eca presenti sul nostro territorio comunale - spiega il sindaco - il confronto concorrenziale premiava la miglior offerta al rialzo. Le manifestazioni d’interesse sono state 16 ed hanno riguardato oltre 50 fondi agricoli. Le offerte concrete in termini monetari hanno però riguardato solo una trentina di particelle agricole, per cui su una ventina di terreni il diritto a condurre è rimasto in capo all’assegnatario precedente, così come è avvenuto per i fondi che nessuno ha chiesto di prendere in affitto. Riguardo ai 30 fondi per i quali ci sono state 2 o più offerte è interessante verificare come nella quasi totalità dei casi le offerte siano andate al rialzo della base stimata dall'Ufficio tecnico comunale. Mediamente il rialzo è stato del 10%, con casi anche del 20 e del 25%. Ad esempio in località “Rondasino” un terreno stimato 50,40 euro di canone d’affitto annuo ha ricevuto un’offerta di 61,80 euro. Ancora, in località “Formigher” su un terreno a canone annuo stimato in 168 euro sono stati offerti 210 euro. Insomma, le stime tanto sbagliate non dovevano essere». Un chiaro riferimento questo del primo cittadino alle polemiche sull’aumento dei canoni d’affitto, ritenute ingiuste e vessatorie da parte di alcuni agricoltori e dagli oppositori politici dello stesso Turinelli.

Dopo essersi tolto quel particolare sassolino dalla scarpa, il sindaco di Storo spiega quali saranno gli sviluppi futuri. I vecchi gestori non sono ancora tagliati fuori, a patto che pareggino l'offerta di chi vuole prendere in affitto i campi: «Ora la procedura si è chiusa con l’indicazione dei migliori offerenti su 30 terreni - prosegue Turinelli - a tutela di amministrazione comunale e assegnatari, si è chiesto agli affidatari uscenti se intendano esercitare una prelazione, cioè mantenere la conduzione del fondo al canone offerto dal maggior offerente. In tal caso l'assegnatario uscente manterrà il fondo, pagando però un affitto pari all'offerta più alta pervenuta. Tengo a precisare che la prelazione pareva esclusa in prima battuta, ma solamente con una clausola espressa di rinuncia si poteva considerare davvero al riparo dalle eventuali impugnazioni. Ora, mano a mano che perverranno le manifestazioni di esercizio o meno della prelazione, l’amministrazione comunale provvederà a sottoscrivere i vari contratti».

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