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Razzi nel suo libro si racconta senza il filtro della satira

CANAZEI. «Il mio scopo è lavorare per la pace nel mondo. Ma sono come san Tommaso: credo se vedo. Perciò, mi reco lì dove la situazione appare critica, come ho fatto in Corea del Nord dove ho...



CANAZEI. «Il mio scopo è lavorare per la pace nel mondo. Ma sono come san Tommaso: credo se vedo. Perciò, mi reco lì dove la situazione appare critica, come ho fatto in Corea del Nord dove ho conosciuto Kim Jong-un, che parla solo con le persone di cui si fida. Se avessi un mandato ufficiale potrei provare a fare qualcosa per distendere la situazione con gli Stati Uniti. Anche se sembra che il presidente Trump non sia intenzionato a trovare un punto d’incontro».

Ha parlato, con la schiettezza che lo contraddistingue, Antonio Razzi, l’8 dicembre all’Hotel Caminetto di Canazei, dove è giunto a presentare il suo ultimo libro “Un senatore possibile”. Di fronte a un pubblico composto anche da volti noti, come gli ex calciatori Stefano Tacconi e Nicola Berti, la showgirl Mercedesz Henger, il conduttore radiofonico Pippo Pelo - tutti a Canazei, in questi giorni, per l’avvio di stagione invernale - nonché il consigliere provinciale trentino Giacomo Bezzi, Razzi ha spiegato, assieme all’editore Graus, le ragioni che l’hanno spinto a scrivere il libro: «Ho voluto raccontarmi attraverso queste pagine, perché la gente possa conoscere la mia storia di abruzzese emigrato in Svizzera, dove ho fatto l’operaio per quarant’anni, che è arrivato in Parlamento. Una narrazione senza il filtro della satira». Certo, deve molto all’imitazione di Maurizio Crozza che l’ha reso popolare: «Qualche volta Crozza esagera, ma se lui, che tra i suoi personaggi conta pure Papa Francesco, ha scelto me tra tanti politici italiani significa pur qualcosa».

Razzi ha anche avuto modo di raccontare del suo rapporto con Silvio Berlusconi, che ha definito un fiore all’occhiello della politica italiana che all’estero ci invidiano, l’ultimo premier eletto dagli italiani a differenza dei presidenti del consiglio “abusivi”, e del suo viaggio, in programma a gennaio, in Venezuela da Nicolàs Maduro, sempre per perseguire il suo progetto di pace. (e.s.)













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