“La Gran Vera”, 7 mila visitatori 

Moena, la mostra storica nel centro Navalge sarà prolungata anche in autunno


di Gilberto Bonani


MOENA. “La Gran Vera”, mostra storica realizzata all’interno del centro di Navalge, continuerà il suo ruolo culturale anche dopo la fine delle commemorazioni del primo conflitto mondiale. È confermata l’apertura invernale dopo il successo raccolto in estate (da giugno a fine agosto sono transitati sette mila visitatori). Per il mese di settembre e ottobre è previsto un orario ridotto solo per i fine settimana dalle 15 alle 19. Soddisfazione per gli organizzatori che nel 2014 avevano scommesso su una mostra temporanea che vuole diventare una presenza stabile nel panorama della Valle di Fassa. La sfida più importante è quella di legare il museo al territorio valorizzando la grandi risorse offerte dai resti della prima linea del fronte che un tempo correva sulle montagne di Fassa.

Un lavoro iniziato più di venti anni fa dall’associazione “Sul fronte dei ricordi” e che ora vorrebbe trasformarsi in un vero “parco della memoria”. L’amministrazione comunale è impegnata a perfezionare l’accordo con la Salewa per la realizzazione nel vecchio Ospizio del passo San Pellegrino di un centro destinato alla riscoperta delle montagne dove cento anni fa si confrontarono i due opposti schieramenti e che ora conservano ancora, nonostante l’usura del tempo, importanti tracce di quel conflitto.

L’Ospizio potrebbe diventare un punto logistico sul “Sentiero della Pace”, il lungo cammino ( 520 chilometri) che collega il vecchio confine occidentale con quello orientale passando da sud, sul lago di Garda. Dal 2014 la mostra “La Gran Vera” ha segnato un ricavo di 230 mila euro a fronte di un investimento di 90 mila euro. Il profitto non è servito solo a coprire i costi di gestione ma a finanziare l’associazione “Sul fronte dei ricordi” impegnata a mantenere le testimonianze presenti sulla catena di Costabella e Bocche. Con il trasferimento degli uffici dell’Apt la mostra “La Gran Vera” potrà avere una sua identità separata dal teatro utilizzato da manifestazioni e concerti e diventando a tutti gli effetti una sezione permanente del Museo ladino di Fassa.

In questi giorni Michele Simonetti Federspiel (curatore della Gran Vera con Mauro Caimi) insieme a Thomas Winnishofer stanno percorrendo a piedi il percorso “Dolomiti senza confini” da poco inaugurato per documentarsi in vista della realizzazione del “parco della memoria” in Valle di Fassa.













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