Giovani agricoltori

Erik Gabrielli, dalla stalla alle gare: la passione unica per l’allevamento

Il 22enne di Predazzo si è piazzato secondo al recente Junior show degli allevatori. L’azienda di di famiglia e tanti progetti per il futuro, nonostante la crisi morda


Carlo Bridi


PREDAZZO. La recente festa di primavera organizzata dalla Federazione Allevatori del Trentino ha visto i giovani dello Junior Club protagonisti in assoluto con le loro esibizioni all’interno dell’8° Junior Show. Fra i giovani che hanno sfilato con le loro giovenche c’era anche Erik Gabrielli, un ragazzo di appena 22 anni di Predazzo che ha vinto la gara di tosatura e si è piazzato al secondo posto in quella di valutazione dei capi esposti piazzandosi così al secondo posto assoluto nella competizione del 2022.

Erik ci confida di essere “cresciuto in stalla”, quindi anche la scelta della scuola superiore non poteva che essere quella di San Michele, e la specializzazione quella zootecnica, in quanto la sua passione per l’allevamento ed in particolare per la selezione dei capi migliori la sta coltivando sin da bambino.

Non a caso il suo sogno nel cassetto è quello di arrivare a sfilare con le sue giovenche in manifestazioni e concorsi nazionali. 

La scelta di fare l’allevatore per Erik è dovuta sia alla grande passione ma anche all’esigenza di assicurare continuità ad un’azienda che suo nonno e suo papà hanno costruito con tanti sacrifici e che oggi si trova in pieno sviluppo.

Completato il corso quadriennale alla Fem, Erik si è immediatamente inserito nell’azienda famigliare dal nome “Imana Farm”, come socio della società semplice assieme al fratello Emanuele più grande di lui e già protagonista della nostra pagina domenicale, e il papà Virginio. Ha subito fatto la domanda ed ha ottenuto il premio d’insediamento di 40 mila euro essendo zootecnico, premio che è servito per fare alcune bonifiche sui prati, acquistare nuovi box per i vitelli e un robot spingi foraggio che permette di risparmiare parecchio lavoro lungo la corsia di alimentazione.

L’azienda conta oggi 130 vacche in lattazione più oltre una trentina di capi in allevamento per un totale di 150 UBA. La razza prevalente è la pezzata rossa, circa il 50% del totale, il 40% sono vacche di razza frisona e il rimanente 10% razza Bruna. La resa di latte/capo/lattazione è di circa 80 quintali. La famiglia Gabrielli falcia complessivamente 55 ettari di prati tutti sopra i 1000 metri, dando così un notevole contributo alla conservazione dell’ambiente che diventa un’ottima carta da giocare anche per il turismo. Le bestie sono ora collocate in due diverse stalle una delle quali a stabulazione fissa, quindi con problemi anche per il benessere animale che per noi è prioritario, precisa il giovane.

"Per questo, spiega Erik, vogliamo ampliare la stalla a stabulazione libera e mettere tutti i capi in mungitura in un’unica struttura. Ma fra i miei obiettivi c’è anche quello di innalzare ancora la qualità del latte sia attraverso il miglioramento genetico degli animali, mia grande passione, che migliorando la cotica erbosa dei prati e quindi la flora. Stiamo procedendo con la trasemina dei prati e i risultati sono molto soddisfacenti sia dal punto di vista della qualità che della quantità dei foraggi”.

Chiediamo se a distanza di 4 anni è pentito della scelta. “Assolutamente no! mai avuto dubbi anche se il momento che stiamo attraversando non è affatto facile, l’aumento dei costi di mangimi, concimi, energia elettrica, carburante ci penalizza fortemente sia come azienda che come caseificio sociale di Predazzo dove conferiamo il nostro latte. Fra l’altro il caseificio ha fatto notevoli investimenti e pertanto ha perso il primato del prezzo liquidato ai soci che lo scorso anno è stato di solo 0,518 euro a litro, quest’anno speriamo 0,55 decisamente insufficiente visti i nostri costi di produzione. Auspichiamo che passi in fretta questo momento di crisi, e che il nostro latte possa venir liquidato a prezzi che coprano ameno i costi di produzione”.

E il tuo rapporto con l’ambiente qual è? “Un rapporto molto positivo – risponde - assicurare lo sfalcio dei prati è un arricchimento per l’ambiente e la macchina per la trasemina ci dà un grosso contributo per i nostri prati, aldilà del biologico per il quale vedo grossi problemi se si vuole fare veramente bene”.

Il suo giro di amici è tutto composto da giovani allevatori con i quali Erik ha un’ottima intesa. Gabrielli è impegnato anche nel sociale come consigliere per la sua valle dello Junior Club che ha raggiunto quasi 200 soci, a dimostrazione dei tanti giovani impegnati in zootecnia. I suoi hobby, oltre alle camminate in montagna, sono particolari, come andare a vedere le fiere zootecniche e fare la tosatura delle giovenche. E naturalmente c’è la fidanzata Nicole, che svolge un’altra attività ma che quando può dà una mano: “Anche a lei piace il mio lavoro”.













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