Per Betta un tecnico donna esterno 

La composizione della giunta. Quasi tutti i tasselli della squadra del sindaco sono al loro posto. C’è da risolvere solo il “problema” delle quote rosa e di un valido assessore a cui assegnare le deleghe finanziarie: quasi certamente verrà pescato fuori dal consiglio


Gianluca Ricci


Arco. È ormai questione di ore: venerdì a mezzogiorno infatti il sindaco Alessandro Betta ufficializzerà a Palazzo Giuliani la squadra che lo accompagnerà nell’amministrazione della città per i prossimi cinque anni. Sull’identità degli assessori ancora nessuna certezza, anche se fra detto e non detto qualcosa è stato possibile capire. Per esempio che difficilmente potrà esserci spazio per un rappresentante delle due liste che meno delle altre hanno contribuito al successo finale, ovvero PensArComune e Arco Bene Comune. E che un posto di rilievo dovrebbe toccare alla Civica di Roberto Zampiccoli, già assessore ai lavori pubblici e assai probabilmente riconfermato col ruolo di vice sindaco. Quasi sicura anche una seconda poltrona: se la contenderanno l’ex assessore Stefano Miori e Guido Trebo, con quest’ultimo in lieve vantaggio per il maggior numero di preferenze raccolte durante il primo turno. Pressoché certa la presenza di Nicola Cattoi, il più votato nella lista dell’Upt, mentre sulla rappresentanza riservata al partito di maggioranza relativa, ovvero il Pd, impossibile dubitare della conferma di Dario Ioppi, che nel giro delle poche settimane in cui ha lavorato come assessore allo sport si è fatto apprezzare per il suo attivismo. Il secondo assessorato se lo giocheranno Gabriele Andreasi, che in molti vedono lanciato verso una fulgida carriera amministrativa quando il sindaco Betta avrà concluso il suo secondo e ultimo mandato, e Tiziana Betta, segretaria del circolo di Arco: tuttavia le belle parole spese dal primo cittadino nei suoi confronti e l’apprezzamento che pubblicamente le ha rivolto per il lavoro oscuro svolto soprattutto durante la campagna elettorale fanno pensare che difficilmente Betta voglia privarsi di un solido punto di riferimento organizzativo in seno al partito, anche perché sarebbe difficile trovare un’alternativa altrettanto efficiente. Nel caso in cui Andreasi venisse preferito alla Betta, rimarrebbe l’incognita della quota rosa, visto che fra i cinque assessori non ci sarebbe nessuna donna. La soluzione potrebbe essere rappresentata dalla nomina di un sesto collaboratore, anzi, una collaboratrice: secondo alcune fonti bene informate, pare che il sindaco abbia intenzione di individuare una donna come assessora esterna sia per risolvere la questione delle quote rosa sia per ovviare nel miglior modo possibile alla mancanza di una professionalità indiscussa come quella dell’ex assessore Ricci, esperto di bilanci come pochi altri. Quasi del tutto escluso che possa trattarsi di una rappresentante dei movimenti ambientalisti con i quali Betta ha provato a ragionare anche dopo la vittoria al ballottaggio. Se deleghe ai consiglieri ci saranno, verranno assegnate a chi ha contribuito alla vittoria finale.













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