Arco, dopo un consiglio-fiume via libera alla “Variante 15” 

Il caso. La maggioranza, grazie al determinante voto del nuovo consigliere Maurizio Lo Turco, ha trovato i numeri Stralciata l’operazione Sant’Andrea e approvato l’emendamento Ottobre. Proteste delle opposizioni e degli ambientalisti


Leonardo Omezzolli


Arco. Dopo 24 ore consecutive di consiglio comunale la Variante 15 è stata approvata grazie ai voti della maggioranza garantiti dal neo consigliere Maurizio Lo Turco entrato in aula proprio al principio di quest’ultima faraonica seduta. Favorevoli Gabriele Andreasi, Alessandro Betta, Nicola Cattoi, Maurizio Lo Turco, Dario Ioppi, Stefano Miori, Mauro Ottobre, Ricci Tomaso, Flavio Tamburini, Tommaso Ulivieri, Luciano Villi e Roberto Zampiccoli. Un consiglio che ha lasciato un’intera città in continua tensione ben descritta nel noto verso del poeta Rosario Castellanos «un cervo va a bere e nell’acqua appare il riflesso di una tigre», ma che alle 19.20 di ieri ha visto mettere un punto finale a questa annosa vicenda.

Durante i lavori è stato stralciata l’operazione in S. Andrea e approvato l’emendamento di Mauro Ottobre che, al netto dei dettagli, permette di aumentare gli indici dei volumi di recupero, ossia se hai un volume vecchio e fatiscente puoi cambiare la destinazione d’uso riducendolo. Ore interminabili di discussioni, di dibattiti e di votazioni che inevitabilmente hanno portato i vari esponenti politici ad esprimersi. Soddisfazione annunciata dal sindaco Betta per essere riusciti nell’impresa. Decisamente di opinione contraria il candidato sindaco alle comunali di settembre, Roberto De Laurentis: «In aula le minoranze hanno resistito stoicamente in un consiglio comunale che continua a tenersi in videoconferenza, limitando così la democrazia e la corretta dialettica tra le parti, sapendo che quando questo atteggiamento verrà “condannato” sarà tardi. La maggioranza, quella dei cosiddetti democratici e “pace e bene”, dei “non odiatori”, del fare comunità, ha ignorato ogni appello delle minoranze, che chiedevano semplicemente che l’amministrazione comunale, vista la “proroga” dell’emergenza Covid-19 (le elezioni si sarebbero dovute tener lo scorso maggio), si limitasse alla gestione ordinaria. Ma la verità è che ad Arco continuano a governare i soliti potentati e oligarchie di sempre».

Nel pomeriggio gli ambientalisti si sono trovati in piazza 3 Novembre per protestare con i loro ombrelli contro l’approvazione della variante. «La questione ha superato ogni limite - scrive Chiara Parisi candidata sindaco della coalizione Arco che vorrei -, tra il paradossale e il grottesco. Nella desolazione portiamo un po' di colore e sostegno a chi sta facendo di tutto per fermare questa stupida ostinazione nel portare a votazione questa Variante 15». Nel corso della giornata di ieri il consiglio ha perso il segretario, prontamente sostituito dal vice. «In queste ore stiamo assistendo al peggior epilogo dell'amministrazione Betta - scrive la capolista di Civica Olivaia Etica e Ambiente, Arianna Fiorio -. La surroga del consigliere Chiarani con il signor Lo Turco, supera ogni limite. Anziché seguire il chiaro e inequivocabile dettato normativo: “la surroga avviene con il primo dei non eletti” si sono lanciati in un'audace quanto spericolata delibera con la quale hanno nominato il secondo dei non eletti. I rischi che quest'ultima possa essere dichiarata illegittima sono elevatissimi». «Ostinazione, quella di Betta - scrive Angelina Pisoni di Comunità Lavoro Ambiente - a distruggere il territorio, un paesaggio già ampiamente segnato dagli interessi di pochi a scapito della collettività».













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