«Il sogno del treno esiste: speriamo di concretizzarlo»

tenno. Che si arrivasse a parlare della Loppio-Busa e del progetto per la ferrovia, al terzo incontro degli Stati Generali della Montagna, tenutosi a Canale, era forse inevitabile. La serata di...


Katia Dell’eva


tenno. Che si arrivasse a parlare della Loppio-Busa e del progetto per la ferrovia, al terzo incontro degli Stati Generali della Montagna, tenutosi a Canale, era forse inevitabile. La serata di venerdì a Casa Artisti, parte di una sei-tappe che gira l’intera provincia, allo scopo di mettere in confronto diretto la Giunta provinciale, le amministrazioni locali e i cittadini delle aree “di periferia”, ha infatti toccato, tra i vari temi, anche quello più scottante per l'Alto Garda: la viabilità. Ad introdurre la questione, il sindaco di Nago-Torbole Gianni Morandi, portavoce di un tavolo di lavoro (uno dei 15 attualmente attivi sul territorio provinciale), che ha chiesto al vicepresidente Mario Tonina, all’assessore allo sviluppo Achille Spinelli e all’assessore agli enti locali Mattia Gottardi, chiarimenti sulle tempistiche di realizzazione della Loppio-Busa e, in un quadro più ampio, del Piano Stralcio per la Mobilità voluto dalla Comunità di Valle (e in corso di approvazione presso i singoli Comuni). Tempi che, ha spiegato Tonina, «non sono prevedibili. Ma aver cominciato il cantiere è già un grande passo avanti».

Ma parlando di Piano Stralcio si parla, necessariamente, anche della progettazione di una ferrovia che raggiunga l’Alto Garda. E la risposta in merito, da parte dell'assessore competente Spinelli, è positiva e speranzosa: «La proposta è presente anche sul tavolo provinciale, in quanto comporterebbe una mobilità più sostenibile - ha dichiarato - quello che ci teniamo a specificare, però, è che questo collegamento ferroviario dovrà essere competitivo, rapido. Non è più tempo di treni romantici. Questo, quindi, significa necessità di fondi (penso a quelli che saranno sbloccati con il tunnel del Brennero). Il sogno c’è, insomma, e speriamo sia uno di quelli realizzabili».

Dello stesso avviso anche il vicepresidente, che ribadisce: «La ferrovia sarà il completamento di un progetto che ora vede come prima fase la realizzazione della ciclovia del Garda». Il quadro generale, contrariamente ai timori che dilagano a livello locale, per quanto traslato nel futuro, sembra allora essere lo stesso, tra Provincia e Alto Garda.

L’incontro, al quale erano presenti anche il sindaco di Tenno Giuliano Marocchi, il vicepresidente della Comunità di Valle Carlo Pedergnana e, in platea, molti amministratori comunali, ha infine toccato anche temi come lo spopolamento delle valli, il recupero degli immobili esistenti e i finanziamenti ai piccoli Comuni.

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