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Venerdì prossimo la prima di “Oltre l’oblio”, il docufilm su uno dei padri della cooperazione trentina

Il protagonista è Giovanni Battista Panizza e la sua storia è tratta dal libro omonimo di Maurizio Panizza. La pellicola è diretta da Martin Alan Tranquillini e la “prima” si terrà il 22 settembre alle 20 e 30 al cinema di Volano, paese natale del protagonista, nel centenario dalla morte



TRENTO. «La vicenda che il film va a raccontare è un caso da manuale di come sia possibile cancellare dalla Storia un personaggio considerato scomodo, in questo caso un personaggio importante che paradossalmente quella Storia l’aveva fatta lui, in prima persona. – hanno dichiarato gli autori del docufilm – Siamo a cavallo fra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900: un periodo estremamente povero per i contadini del Sud Tirolo Meridionale, l’attuale Trentino».

E’ in questo contesto che Don Panizza, nato a Volano nel 1852 - anche lui figlio di famiglia contadina – in quel periodo è curato a Tuenno in Val di Non, dove ha fondato la locale cassa rurale, la famiglia cooperativa, la scuola materna, la scuola di cucito e molte altre realtà cooperative.

«Il principio che porta avanti Don Panizza – continuano Panizza e Tranquillini – è quello che solo operando insieme è possibile far fronte alle difficoltà quotidiane, alla piaga dello sfruttamento e dello strozzinaggio, oltre a ridurre notevolmente il dissanguamento dei piccoli paesi di montagna soggetti a veder emigrare ogni giorno uomini o famiglie intere verso le Americhe.

Nel 1899 viene eletto Presidente della Federazione provinciale dei Consorzi Cooperativi, organismo nato da poco che raccoglie tutte le realtà cooperative della provincia, già esistenti o che stanno per nascere. Panizza succede a don Guetti morto prematuramente solo tre anni dopo la nascita della Federazione».

E sarà proprio don Panizza che per i successivi vent’anni farà crescere in tutto il Trentino lo spirito cooperativo con migliaia di soci e centinaia di cooperative, impegnandosi in continuazione in conferenze, articoli di giornale, corsi di formazione e anche in politica, visto che qualche anno dopo viene eletto pure deputato al Parlamento di Vienna e al Consiglio Regionale del Tirolo dove anche qui si distinguerà per un’incredibile operosità al fine di dare al Trentino sempre più autonomia.

«Eppure dalla fine della Prima Guerra Mondiale, a differenza di don Guetti, considerato il “padre” della cooperazione trentina, Giovanni Battista Panizza ancora oggi per la stragrande maggioranza dei trentini è uno sconosciuto. Perché? Il libro e il docufilm sveleranno le ragioni della sua ingiusta cancellazione dalla Storia» concludono l’autore e il regista. 













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