“S-Comparse”, le farfalle firmate da Faccio e Fabbro 

Freschi di stampa. Per i due autori trentini, un lavoro in sinergia tra pagina scritta e disegni «Ogni racconto ha come sfondo l’idea di una natura non matrigna ma madre accogliente»


Graziano Riccadonna


Trento. “L’uomo ha smarrito l’antico legame con la natura” E le farfalle sono in grado di raccontarci lo stato di salute del pianeta, rispondendo con estrema velocità ai cambiamenti innescati dall’uomo. Entro questa cornice, leggera e poetica, ma anche realistica dati i cambiamenti epocali del nostro tempo, si situa l’operazione culturale proposta dai due autori de “S-Comparse. Parlano le farfalle”, Emiliano Faccio e Moreno Fabbro, filosofo il primo, disegnatore il secondo, nella beste di coautori della raccolta di racconti-novelle sul tema delle farfalle nel loro rapporto con la civiltà umana.

«Grazie all’idea di Moreno – dichiara Emiliano Faccio- il quale mi chiese di provare a dare “voce in capitolo” nasce questo progetto editoriale, nel quale arte figurativa e scrittura si mettono al servizio della natura per tentare di sensibilizzare i bambini, i giovani e gli adulti sulla necessità di riscoprire, recuperare e preservare il vitale rapporto con la natura...»

Quindi un’operazione culturale di alto profilo, per così dire maieutico? «Siamo convinti che il recupero di questi legame giovi alla formazione di una coscienza ambientale e di conseguenza alla nascita del rispetto nei confronti della natura, degli esseri viventi e die propri simili. Il vivere a contatto con la natura dispone all’umiltà e al silenzio. Chi riesce a fare silenzio, a stare in silenzio, in una società che fa a gara fra chi urla sempre più forte, impara a disporsi all’ascolto...”ì»

Dieci sono i racconti pubblicati, ognuno sotto l’egida di una particolare farfalla, a cominciare dalla mitica Prodryas persephone: Una nuova alba, alleanza e amicizia, viaggio e speranza, la vera libertà, fra cielo e terra, inseguendo un sogno, fino all’oceano, Trinacria, il fondamento della Vita, romitaggio. Le protagoniste dei 10 racconti sono appunto le farfalle, sempre più belle e sempre più misteriose nei loro messaggi agli esseri umani: ed ogni racconto inizia con la catalogazione scientifica della farfalla presa a modello, ordine, famiglia, genere e specie. A cominciare da una farfalla ormai estinta, ma bellissima, la “Persephone”, di cui si vagheggia la nascita ancestrale, la bellezza e la sua convivenza con il mondo dei dinosauri, intenti a una lotta pe la sopravvivenza davvero micidiale ma che non tocca la prima farfalla, custodita ora nel Museum of comparative zoology dell’università di Harvard.

Oppure l’ultimo racconto, “Romitaggio”, dedicato alla delicata “Aporia Crataegi”, farfalla già studiata da Linneo nel 1758, che vola liberamente già da qualche milione di anni sul nostro pianeta: “Il mio nome mi ha insegnato che tutte le situazioni della vita, difficili, senza via d’uscita, senza una apparente spiegazione, rappresentano in verità e per chi sa intravvederle, delle porte saocchiuse e dei davanzali privilegiati sul senso riposto dell’esistenza. Una farfalla con un’antenna in più sul tempo e sul futuro...”

Ogni racconto è una storia a se stante, un microcosmo di avventure e di incontri che ha come sfondo non la darwiniana lotta per l’esistenza, ma la più poetica visione di una Madre natura non matrigna, bensì grande madre in gradi di accogliere nel proprio grembo l’intera umanità, afflitta come non mai dalla pandemia e in balia di eventi troppo grandi, impossibili da comandare.

Naturalmente i racconti sono universali, ma situati a partire dal Basso Sarca, come indicano alcune immagini, il borgo di Canale, gli esterni del Salesà, le trincee di Cima Rocca, le palafitte di Ledro

Emiliano Faccio, filosofo (laureato in filosofia con una tesi su Tertulliano), già consigliere comunale a Tenno, ama ascoltare, pensare, scrivere e viaggiare, ma soprattutto abitare la natura in tutte le sue forme: «Far parlare le farfalle è cambiare il punto di vista, è fare silenzio disponendosi all'ascolto del grande insegnamento che ha in serbo per noi il mondo naturale.…...»

Moreno Fabbro risiede ad Arco ed è autore delle illustrazioni in bianco e nero.

gli domandiamo perché lavori su queste illustrazioni? «Lo faccio per sensibilizzare e portare le persone ad interrogarsi sulla questione ambientale, facendo leva sull’immediatezza comunicativa propria dell’espressione artistica...»

L’editrice Reverdito di Trento accoglie fra i suoi titoli la raccolta di novelle puntando alla nuova proposta editoriale con coraggio, ma anche determinazione.













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