Portobeseno tra trekking urbani e forno sociale 

Il festival. I pionieri del digitale tornano a lavorare in presenza Domani a Calliano la prima proposta, poi toccherà alla mostra Radure 


Katja Casagranda


Trento. Torna il festival Portobeseno edizione 2020, festival “pioniere nel digitale” che indaga i temi di uso collettivo del digitale, sostenibilità alimentare e mappatura dei cammini a cura di Associazione Libera Mente. E proprio l’attività di aver pubblicato online i cammini ecosostenibili del territorio ha caratterizzato l’attività durante la quarantena di Portobeseno. Un’iniziativa quella di mappatura che caratterizza Portobeseno dal 2005 quando iniziò ad occuparsi di archivi multimediali 2.0. Ora si torna in formato fisico e in presenza con i laboratori già attivi da ieri e l’evento giornata di sabato 17 ottobre “Forno Vagabondo”, un forno sociale su e-bike che invita a riflettere sulla sostenibilità alimentare. Il festival avrà una ulteriore coda a novembre con una mostra esito del risultato dei laboratori estivi. Già a luglio infatti Portobeseno ha saputo portare in esterna i propri progetti in Alta Vallagarina mentre ora, soprattutto forte del successo ottenuto e riscontrato, il festival fa un ulteriore sforzo e torna appunto in presenza. Le iniziative del programma autunnale di Portobeseno sono quindi “Forno Vagabondo”, un eccezionale forno sociale itinerante su bici elettrica che produrrà pane con farine speciali, “una sana relazione con il territorio in cui si abita passa inevitabilmente attraverso i temi della sostenibilità, anche della sostenibilità alimentare” che fa sosta a Calliano e per cui si dovrà effettuare prenotazione obbligatoria all’indirizzo https://www.portobeseno.it/blog. Torna anche “Radure” progetto dedicato alla narrazione di spazi e percorsi che attraversano i boschi della valle del Rosspach / Rio Cavallo iniziato a giugno con un ciclo di laboratori e residenze artistiche, che ora si concretizza in una mostra ospitata dal 7 novembre per tutto l’inverno nel Casom a Mezzomonte, edificio una volta utilizzato dalla guardia campestre. La presentazione del progetto avverrà il 27 ottobre a Folgaria nella sala conferenze sopra la biblioteca.

Tornano a ottobre anche i trekking urbani alla scoperta del centro storico di Calliano con il Sindaco e il Vice Sindaco come ciceroni speciali, il calendario sui canali social di Portobeseno, la partecipazione è libera su prenotazione. Mentre da ieri si sono avviati i laboratori che si prolungheranno per un mese con gli allievi delle scuole dell’Alta Vallagarina. «Le potenzialità del digitale e la ricchezza di quanto abbiamo attorno a noi sono due cose che l’emergenza sanitaria ci ha insegnato ad approfondire, facendo di necessità virtù, ma che sono già da 16 anni al centro dell’attività, innovativa e per molto tempo unica a livello regionale, su narrazione digitale e territorio portata avanti da Portobeseno, Durante il lockdown abbiamo ottenuto una vera ovazione sui social: nel momento in cui non era permesso allontanarsi, la popolazione ha scoperto le nostre mappe digitali. Siamo ancorati al territorio e vogliamo scoprire e far scoprire sempre di più il genius loci attraverso il digitale. Bisogna capire che le due cose non sono in antitesi, il digitale non è la rovina della tradizione, è un potentissimo strumento, e al contrario il reale non può essere sostituito dal digitale» racconta Davide Ondertoller, fondatore di Portobeseno, che durante il lockdown ha realizzato anche “Una raccolta sonora all’epoca del grande virus”, tra gli innumerevoli contenuti caricati online per una fruizione libera e oggi definibili come “beni comuni digitali” (si trovano i link su portobeseno.it).















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