Oggi il ricordo del regista Dal Bosco e Kammerlander “dimezzato” 

Trento. È il giorno dell’omaggio al più importante regista trentino Francesco Dal Bosco (scomparso a gennaio), oggi al Festival. Alle 21.15 in Sala si proietta il suo “Apocalisse” (di Italia / 2010...



Trento. È il giorno dell’omaggio al più importante regista trentino Francesco Dal Bosco (scomparso a gennaio), oggi al Festival. Alle 21.15 in Sala si proietta il suo “Apocalisse” (di Italia / 2010 / 87’) per la sezione Proiezioni Speciali. Le riprese sono state effettuate all’ ostello Caritas della Stazione Termini, Roma; nella Casa Famiglia Caritas a Roma, che accoglie malati di AIDS terminali; al “Punto d’Incontro” di Trento, al campo nomadi di Lavini di Marco, nel carcere di Trento. Un’altra regia trentina arriva, in anteprima mondiale, in sala 2 al Modena alle 15 con “Keno City, Yukon”, di Paola Rosà e Antonio Senter. Lo scorso anno i protagonisti avevano tenuto un blog su quella esperienza sul sito del nostro giornale. Racconta un inverno nello Yukon “dove ad assistere al nuovo attacco dell’ industria estrattiva al Grande Nord restano meno di dieci residenti.” In memoria di Daniele Nardi e del suo compagno di sventura, Tom Ballard arriva in sala alle 14.30 al cinema Vittoria, per Proiezioni Speciali “Da zero a ottomila, la storia di Daniele Nardi “(di Stefano Ardito, Italia / 2011). Alle 16.30 al cinema Vittoria sarà presente il celebre alpinista sudtirolese Hans Kammerlander, per commentre il film a lui dedicato, in Concorso “Manaslu – Berg der Seelen” (di Gerald Salmina, Austria / 2018) una raccolta di filmati d’archivio dedicati alla storia, ai successi, alle tragedie di uno dei più grandi alpinisti del nostro tempo. Saltato invece per indisponibilità dello stesso Kammerlander l’incontro “Alti e bassi della mia vita” che si doveva tenere a mezzogiorno.

Alle 17.15 in Sala 1 al Modena c’è “Monti Tatra, la vita al limite” (di E.Baláž, Germania / 2017) per Muse.doc. Appuntamento notturno alle 23.00 in Sala 2 al Modena per Proiezioni Speciali il cult Dead Mountaineer’s Hotel (di G.Kromanov, Estonia / 1979): basato sul romanzo omonimo, è uno degli esempi più bizzarri di commistione tra thriller, fantascienza, psichedelia prodotto dal cinema sovietico degli anni ‘70. Alle 15.15 alla Sala 1 Cinema Modena c’è la Masterclass di Keith Partridge, premio Alliance 2019, uno dei cameraman d'avventura più esperti al mondo.M.D.T.













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