In scena

Musica e tango sono gli ingredienti del primo appuntamento di prosa al Teatro Sociale di Trento

Questa sera, giovedì 12 gennaio alle ore 20.30, nel segno di Paolo Fresu e Ugo Dighero con “Tango Macondo. Il venditore di metafore” inizierà la stagione 2023, una produzione del Teatro Stabile di Bolzano


Claudio Libera


TRENTO. Nuovo appuntamento con la Stagione di prosa del teatro Sociale del Centro Servizi Culturali S. Chiara, che inaugura il 2023 con uno spettacolo che mescola narrazione, musica e danza. Da oggi, giovedì 12 gennaio fino a domenica, 15 gennaio, sul palco del Sociale andrà in scena “Tango Macondo. Il venditore di metafore”, una produzione del Teatro Stabile di Bolzano.

“Tango Macondo. Il venditore di metafore” è lo spettacolo scritto e diretto da Giorgio Gallione, liberamente ispirato all’opera “Il venditore di metafore” di Salvatore Niffoi (ed Giunti) e andrà in scena stasera alle ore 20.30. Intreccia la narrazione affidata a Ugo Dighero, Rosanna Naddeo e Paolo Li Volsi, la musica composta ed eseguita dal vivo da Paolo Fresu, Daniele di Bonaventura (bandoneon) e Pierpaolo Vacca (organetto), la danza di Deos Ensemble - Opera Studio guidata dal coreografo Giovanni Di Cicco e gli elementi scenici di Marcello Chiarenza.

“Tango Macondo” è la storia di Matoforu, un “venditore di metafore” sardo e del suo amore grande, Anzelina Bisocciu, la sua cantatrice. È un viaggio in un territorio “ai confini tra il delirio e la geografia” che parte da Mamoiada in Sardegna, il paese in Barbagia del leggendario Carnevale e delle sue maschere diaboliche e grottesche e arriva a incrociare Macondo, il paese immaginario nato dall’universo onirico e mitico di Gabriel García Márquez con tutto il suo bagaglio di visioni e prodigi.

Una narrazione fluviale dove convivono realismo magico e tragedia; un racconto fantastico che lega due terre confinanti che diventano laboratorio e crogiuolo di un’intera umanità. Ad arricchire e a dare senso a questo sontuoso universo narrativo è la musica, grazie alla presenza in scena di un ensemble guidato dal talento compositivo ed empatico di Paolo Fresu. Dall’organetto sardo al bandoneon argentino - simbolo del continente nuovo dove approdano Matoforu e Anzelina, la creazione musicale di Fresu e della sua tromba guiderà il racconto, restituendogli tutta la ricchezza evocativa, facendo fermentare passioni e follia, radiografate in tutta la loro strabocchevole umanità e ricchezza.

Narrazione e musica, tanghi e musica popolare, riti arcaici e onirica contemporaneità, Tango Macondo va alla ricerca del sapore incantato di un tempo in cui le storie servivano anche ad alleviare la fatica del vivere e a ribadire la necessità quasi fisiologica dell’essere umano di ascoltare e raccontare. La colonna sonora dello spettacolo è pubblicata in un album della Tǔk Music disponibile in digitale, su cd e doppio vinile.

Nell’album trovano spazio composizioni originali, e alcune piccole gemme, le emozionanti riletture di classici del tango con tre voci d’eccezione: Malika Ayane, Tosca ed Elisa, che cantano rispettivamente “Alguien le dice al Tango”, “El día que me quieras” e “Volver”, e che si sono entusiasticamente immerse nelle atmosfere magiche ed evocative di “Tango Macondo”.

Per l’incontro in calendario, previsto in Sala Chiusole (Palazzo Festi - Teatro Sociale) venerdì 13 gennaio alle ore 17.30, il prof Marco Presotto, docente ordinario presso l’Università di Trento, dialogherà con il cast dello spettacolo.

Info e biglietti

Biglietti acquistabili online su www.boxol.it/centrosantachiara/it ed alle casse del teatro Sociale e dell’Auditorium.

 













Scuola & Ricerca

In primo piano