La danza salta nello «Schiaccianoci» 

In scena a Pergine la singolare rilettura della compagnia Natiscalzi DT per ballerini e tappeto elastico


di Katja Casagranda


PERGINE VALSUGANA. Non è facile confrontarsi con i classici o con la tradizione nell’arte. Tantomeno è facile confrontarsi con uno dei grandi classici della danza, uno fra i balletti più conosciuti, amati e rappresentati in assoluto, “Lo Schiaccianoci”. Tante sono state le messe in scena da parte di tante compagnie di danza e molte le riscritture, da quelle più vicine all’originale a quelle più temerarie e ardite. Spazio quindi, nel mare magnum delle “rielaborazioni”, anche per la versione ideata dalla compagnia Natiscalzi DT, che domani sera, dopo aver presentato questo lavoro al Festival Oriente Occidente e aver anche portato lo spettacolo in teatro, come a Tesero, arriva al Teatro Comunale di Pergine Valsugana, all’interno del circuito della stagione di danza regionale. Ed è davvero una versione molto particolare quella creata dai coreografi Tommaso Monza e Claudia Rossi Valli, che hanno quindi riletto Lo Schiaccianoci dandone una forma per «opera fantastica in atto unico per ensemble di danzatori e tappeto elastico», come recita il sottotitolo nella locandina. Inizio alle ore 20.45, dunque domani a Pergine, per lo spettacolo che può incuriosire un pubblico eterogeneo e che promette un forte impatto. Sentendo nominare il celeberrimo balletto ispirato a un racconto di Hoffmann, che debuttò nel 1892 grazie al genio di Marius Petipa, l'immaginario collettivo si riempie di fiocchi di neve e regali di Natale, di epiche battaglie tra topi e soldatini e di personaggi ammalianti dai sapori esotici. Un mondo favolistico che prende vita tra le note travolgenti e indimenticabili dell'opera di Tchaikovsky. In questo lavoro le musiche sono a cura ed eseguite dal vivo dal sassofonista Angel Ballester Veliz.

Questa nuova versione de “Lo Schiaccianoci” realizzata da Natiscalzi DT vede la coproduzione con la compagnia roveretana Abbondanza/Bertoni e si avvale del sostegno di CID Cantieri – Festival Oriente Occidente, che ha permesso il debutto proprio all’interno del Festival. In questo lavoro quindi si parte dal libretto originale per reinventarne il racconto, proponendo un tuffo tra desideri e memorie e dare vita a un mondo vero e onirico al tempo stesso, tragicamente comico e paradossalmente sincero, dove i sogni tornano a bussare alla porta del presente fino a farci credere che siano divenuti reali.

Nel centro della scena si trova un tappeto elastico, con il quale si “confrontano” i danzatori protagonisti dello spettacolo, ovvero Marco Bissoli, Francesco Collavino, Michela Cotterchio, Elda Gallo, Tommaso Monza, Seydi Rodriguez Gutierrez e Claudia Rossi Valli. Nella pièce, i danzatori si ritrovano davanti a un proprio sé riflesso, che equivale a un invito a ricordare chi sono stati e chi immaginavano di diventare: venditori di palloncini, astronauti, postini, rivoluzionari, ballerini, acrobati. Personaggi ammirati e simpatici, romantici e ironici, liberi e sereni. Uno spettacolo che ci porta a chiederci se davvero abbiamo soddisfatto le nostre aspettative e se veramente siamo chi volevamo essere.

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