Katia Bernardi sogna in grande 

Oggi in onda il nuovo lavoro della regista trentina prodotto per la televisione


di Maddalena Di Tolla Deflorian


TRENTO. Lasciate che i sogni delle bambine siano liberi, anche dai pregiudizi e dai condizionamenti di genere. Lo dice l’ultimo lavoro della regista trentina Katia Bernardi, il documentario di 45 minuti “Sogni in grande”, prodotto dalla casa di produzione trentina GiUMA Produzioni. Il film arriva dopo il clamoroso successo del documentario e del libro dedicati alle anziane Funne che sognavano il mare. Questa sera, 19 aprile, il nuovo lavoro prodotto per la televisione andrà in onda su REAL Time Canale 31 del digitale terrestre, alle 21.10. Questa volta la regista rivolge la sua attenzione alle bambine: ne ha intervistate duecento in giro per l’Italia, e poi ha selezionato, “con grande fatica, in un lavoro durato settimane”, come ci ha detto, quattro storie, che sono riportate con le interviste alle piccole nel filmato. “Sogni in grande. Piccole storie di bambine coraggiose” è il ritratto di una generazione molto diversa dal passato. «Anche questa volta la protagonista è la forza, la determinazione, il coraggio dell’universo femminile» ha spiegato l’altro giorno nella sede di Format, la regista, durante la conferenza stampa di presentazione, alla quale ha preso parte anche il produttore e l’assessora provinciale alle Pari Opportunità della Provincia di Trento, Sara Ferrari. L’ idea che alimenta l’ entusiasmo della regista - madre di una bimba di sette anni, Caterina - è che il tempo dell’infanzia è ancora uno spazio aperto a quasi ogni possibile idea di futuro. Racconta Bernardi: «Mia figlia è stata da me coinvolta nell’evolvere di questo lavoro. A un certo punto, confrontandosi con i sogni che mano a mano raccoglievo dalle bambine che intervistavo, mi ha detto parlando di sé: Non sarò la prima astronauta donna ma la prima astronauta bambina sì». Ed ecco che la potenza del mondo infantile si mostra, rendendo più forte l’urgenza di aprire spazi di libertà nelle scuole e nel mondo delle famiglia intorno ai bambini. Certo, poi ci penserà la vita a disincantare, porre ostacoli, far nascere barriere e pregiudizi. Ma la verità del momento felice dove le bambine di sé possono immaginare qualsiasi futuro è stata raccolta.

Le piccole sognatrici, che simboleggiano con le loro storie selezionate tutte le altre, sono Marta, undici anni, che sogna di divenire astronauta, Viola e Zoe, di nove anni, che sognano di fondare una rock-band tutta al femminile e Naomi, di dieci anni, che sogna di diventare fumettista.

Il lavoro è stato finanziato dalla trentina Film Commission, insieme a IDM Film Funding e dalla Film Commission della Regione Campania, in collaborazione con il settore pari Opportunità della Provincia di Trento, Valore D e la Film Commission Piemonte. La prima locale avverrà in maggio. Invece la prima proiezione nazionale è già avvenuta a Milano nei giorni scorsi, in un evento della campagna InspirinGirls, promossa dall’associazione Valore D.















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