John Grade ad Arte Sella con la sua “Reservoir (Ascesa-Rise)”

Dopo le inaugurazioni architettoniche Arte Sella inaugura la stagione dell’Art in Nature, con l’inaugurazione dell’opera dell’artista americano John Grade. L’artista per la prima volta in Italia sarà...



Dopo le inaugurazioni architettoniche Arte Sella inaugura la stagione dell’Art in Nature, con l’inaugurazione dell’opera dell’artista americano John Grade. L’artista per la prima volta in Italia sarà ospite quest’oggi ad Arte Sella dove presenterà la sua opera “Reservoir (Ascesa –Rise)”, poetica riflessione sui riflessi che provoca la pioggia. All’interno della natura Grade inserisce tante gocce più o meno grandi che regalano riflessi e movimenti ad una struttura sospesa a più altezze che pare evocare una nuvola impigliata fra gli alberi. Con questa installazione Grade prosegue la sua filosofia artistica sempre attenta ai temi legati all’ambiente. Ore 14.30 il pubblico incontra l’opera artistica in uno slargo fra il bosco di pini dove è posizionata la struttura, una sorta di agile nuvola in corda, legno e plastica che oscilla con il movimento degli alberi e in presenza del vento.

Le migliaia di piccole gocce di pioggia, con i loro riflessi, oscillando creano un delicato movimento sopra il visitatore che si sente trasportato in un’atmosfera nuova, avvolto dal silenzio della natura e dalle piccole luci riflesse dall’opera. Réservoir (Ascesa – Rise) si prepara ad accogliere i visitatori anche sotto la pioggia: l’oscillazione delle goccioline che si riempiono d’acqua si fa infatti, in caso di maltempo, più intensa e visibile. Per l’occasione, è prevista una azione di danza contemporanea a cura di OperaEstate Festival Veneto. La coreografia di Andrea Rampazzo è stata elaborata nel corso di una residenza dello stesso Rampazzo al fianco dell’artista negli ultimi giorni di creazione dell’installazione in un dialogo tra danzatori e opera, in scena dalle 15 alle 18.

Rise, questo il titolo della performance, sarà una riflessione sul tempo che serve all’opera per adattarsi a un ambiente, il tempo che serve all’opera per muoversi, ma anche il tempo che serve all’essere umano per esplorare, conoscere. (k.c.)













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