TRENTO 

InDanza stasera parla di bellezza con “I Am Beautiful” di Zappalà

TRENTO. Parla di bellezza lo spettacolo di danza proposto in coda alla stagione InDanza organizzata dal Centro Culturale Santa Chiara di Trento. Ospite dell’appuntamento di questa sera, 20 aprile, al...



TRENTO. Parla di bellezza lo spettacolo di danza proposto in coda alla stagione InDanza organizzata dal Centro Culturale Santa Chiara di Trento. Ospite dell’appuntamento di questa sera, 20 aprile, al Teatro Sociale di Trento, inizio ore 20.30, lo spettacolo “I Am Beautiful” del coreografo catanese Roberto Zappalà. Uno dei suoi ultimi spettacoli che si dipana con un grande impatto visivo attorno al tema della bellezza. In scena nove interpreti e musica live. Figura di riferimento nel panorama della danza contemporanea, Roberto Zappalà ha costruito negli anni una compagnia apprezzata in tutta Europa e un centro coreografico, Scenario Pubblico, nella sua Catania, riconosciuto dal Ministero dei Beni Culturali come uno dei tre centri di produzione coreutica di interesse nazionale, il solo nell’Italia meridionale. Con la sua danza dinamica, densa, energica, Roberto Zappalà racconta temi attuali, e come ultima tappa del progetto Transiti Humanitatis ha scelto di parlare della bellezza. A ispirarlo lo scultore Rodin e il verso di Charles Baudelaire apposto alla sua opera Je suis belle: “Sono bella, o mortali! Come un sogno di pietra”. Da questo verso del poeta, tra scultorea perfezione e movimenti ricercati, si dipana questo lavoro. Un omaggio alla danza pura, incontaminata, al corpo e alla sua intrinseca bellezza. “Tutte le sculture di Rodin, spiega Zappalà, riecheggiano il movimento e la danza. In particolare al Museo Rodin di Parigi mi ha colpito Je suis belle, il cui titolo mi è sembrato particolarmente evocativo. Inoltre le sue sculture si proiettano in tal modo al di là dell’equilibrio che superano il concetto di staticità”. Ed eccola riprodursi sulla scena Je suis belle, scultura dove un uomo sostiene con le braccia una donna accovacciata, come momento centrale dello spettacolo in cui i corpi in calzamaglia verde si ritrovano immortalati in pose statuarie. Un paradosso quello dell’immobilità per la danza, che può affermarsi soltanto dopo sequenze al cardiopalma, dopo minuti di coreografia energica, forsennata in cui i nove danzatori incalzano lo spettatore assecondando nei corpi i ritmi percussivi del gruppo i Lautari di Puccio Castrogiovanni, che suona live dietro la cascata semicircolare di fili bianchi che delimita il fondo del palcoscenico.

Come consueto lo spettacolo sarà preceduto alle 18.30 dall’ultimo appuntamento con il Foyer della Danza, nel foyer di Teatro Sociale dove Paola Carlucci con Roberto Zappalà incontra il pubblico. L’incontro, ad ingresso libero, è realizzato dal Centro Servizi Culturali S. Chiara in collaborazione con CID – Centro Internazionale della danza di Rovereto. (k.c.)















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