stasera a teatro/2 

«Il berretto a sonagli» fa tris in scena

PERGINE VALSUGANA/LAVIS/ALA. La Sicilia di Luigi Pirandello rivive nello spettacolo prodotto da Sicilia Teatro per la regia di Sebastiano Lo Monaco: “Il berretto a sonagli”. Lo spettacolo sarà questa...



PERGINE VALSUGANA/LAVIS/ALA. La Sicilia di Luigi Pirandello rivive nello spettacolo prodotto da Sicilia Teatro per la regia di Sebastiano Lo Monaco: “Il berretto a sonagli”. Lo spettacolo sarà questa sera a Pergine Valsugana, al Teatro Comunale con inizio alle ore 20.45, quindi replicherà domani nell’Auditorium a Lavis (ore 21) e infine vedrà un’ulteriore replica sabato alla stessa ora ma al Teatro Sartori di Ala. Una commedia nata e non scritta, come Pirandello stesso definì il suo “Berretto a sonagli”. E proprio da questo pensiero è partito Sebastiano Lo Monaco nella costruzione del suo spettacolo, come lui stesso scrive nelle note di regia: «Su questo pensiero ho costruito la mia regia: viva e non scritta. Tutti gli attori in questo spettacolo hanno cercato di essere personaggi vivi e veri, più di noi che respiriamo, alternando pianto e riso durante tutto lo svolgimento del dramma». E continua: «Mi preme però dire la ragione per la quale mi sono appassionato a questo progetto. Il personaggio di Ciampa, apparentemente grottesco, è in realtà straziante, ma soprattutto è il più moderno degli eroi pirandelliani».

Il “Berretto” è la storia di un uomo di poco più di quarant’anni che, tradito dalla moglie accetta la condanna e la pena di spartirne l’amore con un altro uomo, pur di non perderla. Un tema drammatico e sempre attuale. «Infatti - spiega ancora Lo Monaco - per tradizione questo personaggio è stato affrontato da attori alla fine della propria carriera, ad ogni modo avanti con gli anni. Questo travisava la forza drammatica di Ciampa, così eroico e pieno di umanità, una umanità silenziosa e astuta che gli dà la forza di difendere la sua infelicità coniugale, contro la società ridicola di quel tempo. Un personaggio insomma apparentemente piccolo ma infnitamente grande».(k.c.)













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