ALTAVALLE. Con un film ambientato nella Val di Fassa, che decreta il regista italiano Stefano Lodovichi, con particolare predilezione per i thriller noir, capace di «raccogliere il precipitato di molta cronaca nera italiana recente», prosegue stasera la rassegna di Cenaforum, organizzata da Sorgente 90 al Molin de Portegnach a Faver. La serata, che prevede in abbinamento alla visione del film, per chi lo desidera una cena a tema (per la quale è necessaria prenotazione a info@sorgente90.org per fini organizzativi), inizia alle ore 19.30 con la cena e poi il film “In fondo al bosco” sarà proiettato alle ore 21. Pellicola del 2015, racconta una vicenda di cronaca nera. La sparizione di un bambino durante una tradizionale festa annuale legata alla tradizione dei Krampus, mitologiche figure animalesche dalla lunga tradizione popolare e dal forte valore simbolico. Ambientato in Val di Fassa, ma nella cittadina di fantasia di Croce di Fassa, i diavoli travestiti fanno da sottofondo alla vicenda per quella leggenda che li vuole rapitori di bambini cattivi. Nel film il bimbo ricompare dopo cinque anni e il dna conferma che si tratta proprio di quel bambino strappato a genitori, che però non riescono a riconoscere il proprio figlio in quel ragazzino taciturno e scostante e che in paese viene bollato come un piccolo demonio. Regista e sceneggiatore italiano, Stefano Lodovichi muove i primi passa nel cinema accanto a nomi come Carlo Virzi e Francesco Falaschi durante gli studi a Siena, dove si laurea in critica e metodologie del linguaggio cinematografico. Nel 2007 esce il cortometraggio “No End” e due anni dopo “Dueditre”. Nel 2013 esce il suo primo lungometraggio, “Aquadro2, prodotto da Mood Film e Rai Cinema; nel 2015 esce nelle sale il suo secondo film, “In fondo al bosco”, prodotto da Sky Cinema e nel 2017 dirige per la Rai con Davide Marengo “Il cacciatore”, serie in onda su Rai2 di 12 episodi, ispirata all’autobiografia del procuratore antimafia Alfonso Sabatella.(k.c.)

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