Atletica

Viesi nuovo presidente della Fidal

Giovedì sera l’assemblea elettiva provinciale: il brentegano era candidato unico


di Paolo Trentini


TRENTO. Ora è ufficiale: Fulvio Viesi guiderà la Fidal trentina per i prossimi 4 anni. Lo ha stabilito l’assemblea elettiva riunitasi giovedì sera per eleggere il nuovo presidente, unico candidato. Dopo 21 anni nel calcio come giocatore, Viesi s’avvicina al mondo dell'atletica come amatore disputando diverse gare di lunga distanza, in particolare maratone e maratonine. Legato da sempre al Lagarina Crus Team, terminata l’attività su strada nel 2007 si mette a disposizione del club lagarino come tecnico e dirigente: a lui si deve la riedizione della cronoscalata San Giacomo-Altissimo, arrivata alla 16esima edizione e in tre occasioni valida anche come tappa del campionato italiano di corsa in montagna.

Ora, dopo una parentesi come assessore nel comune di Brentonico torna in pista alla guida della Fidal. Il suo nome fino al mese scorso era affiancato da altri due candidati, Giuseppe Ferrandi e Loris Zortea, i quali però si sono ritirati dalla corsa nell’ultima riunione svolta tra le società. «Ho dato la mia disponibilità – spiega Viesi – ma soltanto a patto che ci fosse l’accordo delle società, non era mia intenzione avviare competizioni e acuire le divergenze tra i club».

Viesi succede a Giorgio Malfer e il suo compito sarà quello di risolvere qualche grana, a partire dai giudici di gara e dall’abbandono dei giovani, piaga di molti sport. «Nel primo caso – prosegue Viesi – abbiamo inserito in squadra persone competenti e preparate, dobbiamo creare un gruppo giudici motivato e fare reclutamento. Nel secondo dobbiamo cambiare tutti se vogliamo capire come mai è difficile per i giovani proseguire il loro percorso. Dobbiamo riconoscere i nostri errori e capire che qualcosa non funziona, è necessario sforzarci di capire quali sono le loro aspettative e perché è così difficile farli rimanere al campo. Possiamo migliorare i rapporti con le scuole essendo più presenti, capire se quello che si fa in palestra è giusto e se è migliorabile. Come? Dialogando attorno a un tavolo e mettendoci tutti in discussione, senza presunzione e imposizioni».

Altro nodo da sciogliere le diatribe tra i diversi sodalizi: «Su questo punto prometto massimo impegno, collaborazione e dialogo che è mancato ultimamente generando diversi malumori. La nostra priorità sarà la crescita personale dei tesserati. Se i nostri atleti cresceranno prima come persone i risultati saranno una logica e naturale conseguenza. Non dobbiamo inventare nulla, l'atletica trentina gode di buona salute e di buoni risultati anche dal punto di vista organizzativo Sarà importante mantenere quanto c'è di buono, migliorare impegno verso le società più piccole e smussare gli spigoli. Ci sono troppi attriti, è ora di creare distensione e un clima di collaborazione».

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