L’incidente

Sofia Goggia, addio alla quinta coppa di discesa: «Stagione finita, ma mi rialzerò anche questa volta»

La campionessa bergamasca operata per frattura a tibia e malleolo: per lei l’ennesimo infortunio in una straordinaria carriera. Tra qualche mese potrà rimettere gli sci ai piedi



ROMA. «Anche stavolta saprò rialzarmi». E' più che una promessa quella pronunciata da Sofia Goggia prima di entrare in sala operatoria a Milano per ridurre la doppia frattura alla gamba destra subita stamattina (5 febbraio) in allenamento a Ponte di Legno, l'ennesimo infortunio della straordinaria carriera della campionessa di sci.

La sfortuna non smette di accanirsi, ma lei ha abituato tutti a vederla rituffarsi verso valle con recuperi quasi incredibili, per conquistare altre vittorie. Stavolta una banale inforcata le ha procurato la frattura della tibia e del malleolo tibiale della gamba destra e dopo l'operazione dovrà stare ferma per 40 giorni prima di cominciare la parte più attiva della fisioterapia.

«L'infortunio interrompe la mia rincorsa ad una nuova Coppa del mondo di discesa», ha ricordato l'azzurra, vicinissima alla sua quinta sfera di cristallo nella specialità che più ama. La coppa del mondo 2023-'24 si chiuderà il 24 marzo prossimo a Saalbach (Austria) e difficilmente nella manciata di gare che mancano Goggia potrà evitare il sorpasso da parte delle rivali, nonostante il vantaggio di 89 punti che vanta attualmente sulla seconda, l'austriaca Stephanie Venier, e di 141 sulla terza, l'elvetica Lara Gut-Behrami.

La bergamasca - che era poi quinta in classifica generale e quarta in quella di SuperG - dovrà puntare direttamente alla prossima stagione, mentre un altro capitolo si è aggiunto alla sua storia clinica, che conta almeno una decina di incidenti importanti, il primo quando non aveva ancora 14 anni, e varie operazioni per ricostruire legamenti o ridurre fratture. L'ultima purtroppo oggi pomeriggio. «L'operazione è andata bene, le abbiamo applicato una placca con sette viti - ha spiegato il dottor Andrea Panzeri, presidente della Commissione medica Fisi, dopo aver effettuato l'intervento -. Ora Sofia dovrà affrontare l'ennesimo percorso per recuperare, ma è forte e riuscirà a farlo alla grande. E' difficile stimare il recupero, tra qualche mese potrà rimettere gli sci ai piedi e la rivedremo in pista all'inizio della prossima. Lei è forte, recupererà».

Goggia ha infatti saputo sempre rimettersi in piedi, e spesso in tempi record, per ricominciare a gareggiare ed a vincere, con una grinta e una forza di volontà che sono almeno pari alle sue qualità atletiche e tecniche. L'esempio più eclatante è l'argento conquistato due anni fa in discesa alle Olimpiadi di Pechino, dove difendeva il titolo vinto in Corea del Sud, solo 23 giorni dopo aver subito un serio infortunio alla gamba destra gareggiando a Cortina. Questa volta l'incidente è più grave e i tempi di recupero saranno lunghi, ma nessuno, lei in primis, dubita che sarà di nuovo al top per i Mondiali 2025 a Saalbach e soprattutto le Olimpiadi 2026. 













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