L'evento

Se una tuta da sci scrive la storia dello sport

Al Salone Hofer “SciVolando sul ’900”, delizioso amarcord con Massimo Bernardini e Mario Colombo


di Elena Baiguera Beltrami


MADONNA DI CAMPIGLIO. La storia imprenditoriale dell’operosa Brianza s’intreccia strettamente con la nascita dello sci a Madonna di Campiglio. “Scivolando sul 900”, il talk show tra storia e cultura sportiva e imprenditoriale che ieri al Salone Hofer ha aperto gli eventi collaterali della 3Tre di Coppa del Mondo, come a gennaio aprirà la Marcialonga, ha voluto scandagliare i trascorsi che hanno legato indissolubilmente le fortune degli esordi di Madonna di Campiglio come località sciistica invernale, ai “capitani coraggiosi” dell’industria tessile monzese.

A dipanare la matassa di questo strettissimo sodalizio è Mario Colombo, titolare del prestigioso marchio Colmar. Incalzato dal giornalista Massimo Bernardini, conduttore della trasmissione di approfondimenti storici di Raitre “Il tempo e la storia”, ha ripercorso attraverso le tappe avvincenti della storia imprenditoriale del proprio marchio anche la nascita della Società Funivie ed il boom campigiano dello sci. Fu infatti il socio in affari di Colombo, Gian Vittorio Fossati Bellani, imprenditore tessile e direttore Tecnico della Nazionale di sci nel Dopoguerra, a credere fortemente nella Campiglio sciistica. Anni ruggenti quelli dei Fossati e dei Colombo, che passano dal confezionamento di ghette negli anni ’20, a quello delle tute blu degli operai metalmeccanici negli anni Trenta e Quaranta, fino all’abbigliamento delle squadre di sci, proprio grazie alle entrature agonistiche e alla grande passione per lo sci di Fossati Bellani.

Sono i tempi di Zeno Colò che sui dettagli tecnici dell’equipaggiamento forniva a Colmar contributi propedeutici all’evoluzione. Negli anni 70 con la Valanga Azzurra esplode la febbre dello sci e la tecnica agonistica si affina, di pari passo con i filati ed i modelli. Memorabile a tal proposito la guaina da gigante Colmar che tante vittorie regalò a Erwin Stricker, come del resto le talloniere con l’inserto dei primi pantaloni da sci elasticizzati.

Oggi Colmar produce in Cina e Vietnam, ma il cuore dell’azienda è ancora a Monza e l’augurio più sincero di Colombo va ai trentenni che stanno forgiandosi attraverso le avversità. Anche Giorgio Rocca e Gabriella Paruzzi si uniscono in un abbraccio ideale ai ragazzi del liceo dello sport di Tione. Per tutti un unico, unanime, grande messaggio da parte di chi ha vinto e bissato vittorie e traguardi: non mollare mai.

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