Saslong: «No alle porte chiuse» 3Tre: importante salvare le gare 

Sci, la Coppa del Mondo e il Covid-19. Dopo la decisione di Sölden di gareggiare senza pubblico e la cancellazione delle tappe statunitensi e canadesi, parlano gli organizzatori regionali: «Faremo tutto quello che ci verrà chiesto»


LUCA FRANCHINI


Trento. Gli organizzatori della prima tappa del calendario della Coppa del Mondo 2020/2021, lo slalom gigante di Sölden del 17 e 18 ottobre, hanno comunicato a metà settimana che le gare si svolgeranno a porte chiuse. Poche ore dopo, la Federazione internazionale dello sci ha deciso che nel prossimo inverno non ci saranno gare negli Stati Uniti e in Canada, per motivi di sicurezza legati ai trasferimenti. In questo scenario di incertezza legato alla pandemia di Covid-19, si muovono anche gli organizzatori delle tappe regionali del massimo circuito internazionale, le gare veloci della Val Gardena, il gigante e il parallelo dell’Alta Badia e lo slalom di Madonna di Campiglio, tutte in programma nel mese di dicembre. Il comitato organizzatore gardenese non vuole pensare alle gare senza pubblico, mentre quello rendenese è disposto anche a rinunciare al calore dei tifosi. La cosa più importante è che siano fatte salve le gare.

Rainer Senoner (Gardena)

«Mancano ancora quattro mesi all’evento, è presto per fare valutazioni – spiega Rainer Senoner, a capo del C.O. delle gare della Val Gardena – Siamo però d’accordo con la Provincia Autonoma di Bolzano e con gli enti locali che non vogliamo assolutamente fare le gare a porte chiuse. Siamo disposti a ragionare su un numero di spettatori contingentato, ma non sulle porte chiuse. Da organizzatori, pensiamo in primis all’aspetto sportivo dell’evento, ma siamo anche un veicolo di comunicazione per la valle e per l’intero ambito provinciale».

Senoner non immagina un parterre spoglio. «Ad oggi l’Hockey Club Bolzano può giocare davanti a 3000 spettatori, il 50% rispetto alla capienza totale dell’impianto – aggiunge Senoner – Se la situazione rimarrà tale, potremo ragionare in quest’ottica anche noi. L’annullamento della gara? Sarebbe una catastrofe».

Il calendario definitivo della Coppa del Mondo 2020/2021 verrà ufficializzato a fine settembre. «In quel momento sapremo qualcosa di più – conclude Senoner – Da un lato c’è il mondo della Fis, con atleti, allenatori, media e personale del comitato organizzatore (600 persone), che dovranno seguire un particolare protocollo. Faremo tutti il tampone, tutto quello che ci verrà chiesto di fare per scongiurare ogni possibilità di contagio. Dall’altra parte, poi, c’è il pubblico. Per questo aspetto ci muoveremo a seconda delle disposizioni governative, che ad oggi scongiurerebbero l’ipotesi delle porte chiuse».

Lorenzo Conci (Campiglio)

Spera di poter avere una degna cornice di pubblico anche la 3Tre di Madonna di Campiglio, ma il presidente del C.O. dello slalom rendenese è disposto a ragionare anche sulle “porte chiuse”. «Se la gara fosse oggi, probabilmente saremmo costretti a farla senza pubblico – commenta Conci - Ci auguriamo che la situazione migliori: siamo in stretto contatto con le autorità provinciali e faremo quello che ci verrà chiesto di fare. Intanto vedremo quali saranno le indicazioni per basket e volley, già lì capiremo in che direzione ci si potrà muovere. L’importante è svolgere la gara. Con o senza pubblico».

Anche se, con le tribune vuote, lo scenario non sarebbe lo stesso. «La priorità, come sostiene la Fis, è salvare il calendario, anche limitandosi a trasmettere le gare in tv – aggiunge Conci – Il mondo dello sci non si può permettersi di perdere una stagione. Le federazioni nazionali pagano i ritiri degli atleti, ricevono contributi dai comitati olimpici, dagli sponsor. Il danno sarebbe enorme. Credo che, con protocolli simili a quelli adottati dal calcio, le gare si possano svolgere in sicurezza».

Intanto quelle americane e canadesi sono già state stralciate dal calendario, mentre Sölden ha già deciso per la gara a porte chiuse. «La Coppa del Mondo non farà tappa negli Stati Uniti e in Canada per motivi legati ai viaggi – precisa Conci - mentre Sölden ha scelto la via più breve e sicura per garantire fin d’ora lo svolgimento della manifestazione. A Sölden, a differenza di altre località, la gente va portata in ghiacciaio con i mezzi».

Campiglio come si muoverà? «Penseremo a degli allestimenti per il pubblico e li adegueremo proporzionalmente alle indicazioni che ci verranno date. La rinuncia sarebbe dolorosa più per l’immagine che per gli introiti e lo spettacolo televisivo sarebbe comunque garantito. Vogliamo che il nostro sia un evento salubre e sicuro per tutti».

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