indoor rowing

Pioggia di medaglie a Roma per il Team Prosport Trento

Otto ori, sei argenti e tre bronzi nelle gare individuali più tre ori e un bronzo nelle gare a staffetta oltre a numerosi ottimi piazzamenti



ROMA. Otto ori, sei argenti e tre bronzi nelle gare individuali più tre ori e un bronzo nelle gare a staffetta oltre a numerosi ottimi piazzamenti: questo il bottino del Team Prosport Trento al 15° campionato italiano di indoor rowing (canottaggio indoor) svoltosi sabato e domenica scorsi a Roma nella palestra monumentale del Foro Italico. Il bottino del Team Prosport Trento, allenato dal vicecampione del mondo, pluri campione europeo ed italiano Emanuele Romoli va ad aggiungersi ai numerosi allori conquistati nelle precedenti edizioni permettendo alla squadra trentina di conquistare il secondo posto nella classifica a squadre e confermarsi ai vertici nazionali della specialità.

Ma veniamo ai risultati ottenuti dal Team Prosport Trento: nella classica distanza dei 2000 metri oro per Emanuele Romoli che stabilisce anche il nuovo record italiano di categoria e dei campionati, per Alessandro Andreolli e per Raffaella Angeli, ancora oro per Franco Valtorta che fissa il nuovo record italiano di categoria; argento per Roberto Rizzato e per Silvio Castagnone; bronzo infine per Massimo Ropelato. Nel campionato sprint dei 500 metri ancora oro per Emanuele Romoli e Franco Valtorta che fissano i nuovi record italiani di categoria, oro per Alessandro Andreolli e per Raffaella Angeli; argento per Stefano Senna, Massimo Ropelato, Elisabetta Frizzera e Claudia Cattoi; bronzo per Olivo Folgheraiter e Antonietta Tomasulo. Romoli, Valtorta, Ropelato, Andreolli e Angeli vincono anche le rispettive classifiche combinate. Nelle gare a staffetta oro per la staffetta Prosport Maschile Over 50, che bissa il successo della scorsa edizione, oro anche per la staffetta Pesi Leggeri Femminile e per la staffetta Prosport Maschile Over 50 Pesi Leggeri. Bronzo infine per quella Maschile Pesi Leggeri.

Le competizioni si sono svolte sulla distanza di m. 2000 che è anche la distanza classica delle regate olimpiche di canottaggio e di metri. 500; un maxi schermo riportava il campo gara con le “barche” che si proiettavano verso il traguardo ingaggiando duelli punta a punta, con gli atleti sorretti dall’entusiasmo e dal tifo del pubblico presente, catturato da questo modo di gareggiare.













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