La Pro Trento ha già 150 sottoscrittori

Calcio. Dopo il fallimento della società appena retrocessa in Promozione cresce l’attenzione per il nuovo progetto cittadino


di Daniele Loss


TRENTO. Fallimento con gioia. Pare un controsenso, ma è proprio così. Lunedì scorso il Tribunale Fallimentare ha messo ufficialmente fine all'attività del Trento Calcio. Mancava solamente il cosiddetto “nero su bianco” perché, di fatto, la società di via Sanseverino era fallita già da un mese, esattamente dal 18 aprile scorso quando il legale del sodalizio gialloblù aveva comunicato al giudice Monica Attanasio che il proprio cliente si rimetteva interamente alle decisioni della corte.

Il Trento è morto e nessuno, con la sola eccezione (forse) del segretario Claudio Dondi, dei soggetti che hanno contribuito al fallimento pare essere minimamente interessato alla questione. Non sicuramente il presidente Morris Pagniello che, dopo aver parlato di obiettivi importanti (la vittoria del campionato d'Eccellenza), di altre iniziative con la “i” maiuscola (del tipo: porteremo una partita del Torneo di Viareggio in Trentino) e di autorevoli investitori asiatici che avrebbero sposato il progetto Trento per raggiungere grandi, si è eclissato. La sua attività d'imprenditore calcistico invece prosegue e, nei giorni scorsi, proprio mentre la società veniva dichiarata fallita, ha siglato un accordo di collaborazione con il Monza, formazione lombarda che l'anno venturo parteciperà al torneo di serie C. Magari in Lombardia saranno più accorti e diranno “no” a Pagniello quando questi proporrà ai quadri tecnici i giocatori da lui “scoperti” e rappresentati. Certo è che a Trento i vari Riggi, Konyit, Chiarello, Vella e Tomasello (che si è allenato per mesi e mesi senza però scendere in campo: mancava il transfer) non hanno lasciato il segno, se non in negativo.

Il Trento sta per scomparire, anche se la squadra juniores inizierà sabato il proprio cammino nella fase nazionale riservata alle squadre che hanno vinto i tornei regionali. Ma dove giocheranno i giovani aquilotti la propria gara casalinga dopo che l'Asis ha deciso di chiudere il “Briamasco” e gli altri campi? E, soprattutto, con quali soldi verrà finanziata la trasferta a Trieste contro il San Luigi? Il Trento sta per scomparire, mentre in città la Pro Trento cresce a dismisura. Ad ieri sono quasi 150 i tifosi aquilotti che hanno sottoscritto la quota per sostenere il nuovo progetto calcistico legato al capoluogo. Che, è bene precisarlo, rappresenta il nuovo corso dei colori gialloblù e non una prosecuzioni di quanto visto negli ultimi anni. “Siamo sommersi dai messaggi di persone – comunica ufficialmente il Comitato Pro Trento – che chiedono informazioni e, aspetto ancora più importante, offrono la propria collaborazione negli ambiti più disparati».













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