oltre alle prova mondiale di combinata nordica 

La Coppa del Mondo di salto speciale farà tappa a Predazzo

PREDAZZO. Messa in archivio la prova skirollistica, il comitato Fiemme Ski World Cup si proietta sul proprio sontuoso mese di gennaio che vedrà la Val di Fiemme indiscussa capitale internazionale...



PREDAZZO. Messa in archivio la prova skirollistica, il comitato Fiemme Ski World Cup si proietta sul proprio sontuoso mese di gennaio che vedrà la Val di Fiemme indiscussa capitale internazionale delle discipline invernali. Merito del Tour de Ski del 5 e 6 gennaio? Non solo, grazie alla consueta Coppa del Mondo di Combinata Nordica e, dal prossimo anno, anche della Coppa del Mondo di salto speciale, in programma il 12 e 13 gennaio proprio in concomitanza con chi abbina lo sci di fondo allo ski jumping, tra il Centro del Fondo di Lago di Tesero e lo Stadio del Salto di Predazzo dove anche i saltatori si esibiranno. Non è certo una novità per la “culla dello sci nordico” bensì un ritorno, visto che le ultime gare della disciplina si svolsero nell’ormai lontano 2013 (senza contare i Campionati del Mondo Junior 2014). L’impianto di Predazzo è spesso scelto dagli specialisti di tutto il mondo anche per gli allenamenti, e dall’11 al 13 gennaio lo spettacolo di certo non mancherà sul trampolino HS135, con Predazzo sede delle frazioni di salto dei combinatisti e delle prove in notturna degli uomini volanti. Gli appassionati potranno dunque assistere a cinque sfide di Coppa del Mondo di assoluto livello in tre giorni, eleggendo ancora una volta la Val di Fiemme a punto di riferimento assoluto della disciplina. Gli appuntamenti di salto e combinata nordica saranno uno stimolo in più anche per gli azzurri, in primis per il combinatista Samuel Costa, fermo nella scorsa stagione e reduce da diverse operazioni, pronto a tornare sulla cresta dell’onda così come Alessandro Pittin, concentrato a migliorare nelle frazioni di salto, anche perché nel fondo si è dimostrato ancora uno dei migliori. D’altronde se i saltatori possono pensare “solo” a balzare, i combinatisti devono trovare il giusto equilibrio tra fondo e trampolino.













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