Basket Serie A

L’Aquila si “arrende” al diktat di Petrucci e rinuncia all’Eurocup

A Roma l’assemblea con Coni e Fip, ma pare ormai certo il ritorno nei ranghi di Trento, Reggio Emilia e Sassari


di Sergio Zanella


TRENTO. Quando mancano poche ore alla decisione definitiva della Federazione Italiana Pallacanestro sulla diatriba tra Fiba e Uleb, risulta sempre più probabile il ritorno nei ranghi delle tre ribelli d’Eurocup. Reggio Emilia, Sassari e Trento, che oggi presenzieranno all’assemblea straordinaria che il Coni e la Fip hanno organizzato a Roma per l’ora di pranzo, saranno infatti messe alle strette e, di fronte alla minaccia di essere escluse dal campionato italiano, saranno verosimilmente portate a disdire l’accordo siglato due mesi or sono con la Uleb per ottenere una licenza triennale di partecipazione all’Eurovup, seconda coppa continentale per importanza dopo l’Eurolega.

Poche, anzi pochissime, sono infatti le squadre in giro per il Vecchio Continente che hanno scelto il definitivo muro contro muro con la Fiba (Partizan Belgrado e Lietuvos Rytas) e, di fronte a ben determinate condizioni, le tre ribelli italiane scenderanno a patti con la Federazione Italiana. Quali sono queste condizioni? Due sono quelle che voci di corridoio danno per la maggiore: un aiuto economico a pagare la probabile pesante penale di fuoriuscita dal contratto con la lega gestita dal patron Jordi Bartomeu (cifre precise al momento non ne circolano, ma si parla di qualche centinaia di migliaia di euro) e che la dura legge applicata contro le tre ribelli d’Eurocup venga estesa l’anno prossimo a una Milano in possesso da un paio di anni di una licenza che la lega all’EuroLega. La situazione rimane quindi davvero bollente e in continua evoluzione. Non sono quindi da escludere colpi a sorpresa dell’ultimo minuto, con il presidente del Banco di Sardegna Sassari, Stefano Sardara, che sembra al momento il più titubante della pattuglia italiana. Voci da Trento ne arrivano invece davvero poche, con la questione che è al momento affidata al presidente Luigi Longhi.

Qualora tutto andasse a finire come annunciato in precedenza, resta da capire cosa succederà nel basket europeo. L’unica certezza è che l’Eurolega 2016/2017 verrà svolta regolarmente, con 16 squadre al via di un campionato all’italiana spalmato su 30 giornate e l’Olimpia Milano unica compagine italiana presente. Per il resto grande punto di domanda, con l’Eurocup che a questo punto non vedrà al via alcuna compagine italiana e con una Champions League targata Fiba in cui resta ancora da capire quante squadre di club del Bel Paese potranno prendere parte. La confusione è quindi ai massimi storici, ma oggi pomeriggio tutte le tessere del puzzle dovrebbero riprendere il proprio posto dopo un terremoto che si trascina ormai da mesi. La contesa potrebbe comunque non finire qui, è infatti già in corso uno scontro legale in cui, in caso di responso della Commissione Europea in favore dell’Uleb, tutte le carte sul tavolo potrebbero essere nuovamente rimescolate. In questo caso la sentenza arriverà però dopo la seconda metà di giugno.

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