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Juve e Roma, odore di qualificazione 

Bianconeri a Lisbona, i giallorossi ospitano il Chelsea all’Olimpico



LISBONA (PORTOGALLO). Massimiliano Allegri sente odore di qualificazione, alla vigilia del match di Lisbona contro lo Sporting. «Sarebbe un regalo per i tifosi, per noi e per tutti. È una partita dalla quale bisogna uscire con un risultato positivo – ha detto l’allenatore della Juventus – una vittoria ci permetterebbe di conquistare la qualificazione, un pareggio ci porterebbe avanti».

Ma i lusitani sono «una squadra tosta, una squadra che difende molto bene – ha aggiunto Allegri – In casa lo Sporting gioca partite diverse, ha messo in difficoltà il Barcellona, bisogneà fare una grande partita, di umiltà e attenzione, e capire come bisogna giocare». Se dovesse vincere e qualificarsi, per Allegrisarebbe l’ottava volta in otto tentativi in Champions: «È un traguardo che mi hanno regalato i giocatori – ha ricordato il tecnico livornese – Quando faccio meno danni, sono già “bravetto” e poi mi diverto a vedere i ragazzi giocare. Sono loro che mi fanno vincere le partite».

Vietato distrarsi: con i tre punti in palio, la Roma metterebbe praticamente al sicuro la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League. «Nella mia testa c’è solo il Chelsea, dobbiamo essere più uniti che mai. So che ci sarà una grande cornice di pubblico, spero che per noi sarà una grande festa: voglio grande positività attorno alla squadra ed un pubblico straordinario, daremo il massimo per fare risultato». Eusebio Di Francesco e' pronto al return-match contro i campioni d'Inghilterra di Conte, che hanno già patito Dzeko e compagni allo Stamford Bridge. «A Londra non ci siamo giocati il tutto per tutto, ma abbiamo seguito la nostra identità, mettendo in campo il modo di ragionare che si è visto in ogni gara – dice – Affronteremo il Chelsea con la stessa mentalità delle altre gare, in cui potevamo fare sicuramente qualcosa in più negli ultimi 20 minuti. La mentalità deve essere la stessa dimostrata contro il Chelsea due settimane fa».













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