Il caso

Ingorgo al PalaTrento: la versione di Trentino Volley

La società di Mosna aveva segnalato la concomitanza a Lega Volley e Aquila Basket già in marzo


Maurizio Di Giangiacomo


TRENTO. Un'altra mezza giornata è trascorsa, senza un'intesa sulla sede, la data e l'orario di gara-3 della finale scudetto tra Energy T.I. Diatec e Parmareggio Modena, che questa sera al PalaPanini si sfideranno in gara-2 dopo la vittoria dei trentini in gara-1. La società di Diego Mosna, però, non accetta la ricostruzione degli eventi che hanno portato all'ingorgo di domenica prossima al PalaTrento così come è emersa nelle scorse ore, con Trentino Volley ritenuta in sostanza responsabile di non aver prenotato il palasport per tempo. Il sodalizio di via Trener afferma viceversa di aver segnalato a Lega Volley e Aquila Basket la concomitanza tra gara-3 della finale scudetto e l'ultimo incontro casalingo della Dolomiti Energia subito dopo la vittoria ottenuta il 21 marzo proprio a Modena, successo che permise a Birarelli e compagni di tornare in testa alla classifica: solo a quel punto, infatti, il rischio della sovrapposizione diventava concreto.

Trentino Volley ribadisce ancora una volta di non imputare alcuna responsabilità ad Aquila Basket: dopo la segnalazione, la società di via Fogazzaro avrebbe infatti investito della questione Lega Basket. Lo stesso ha fatto, ovviamente, Lega Volley, confidando nella collaborazione da parte del consorzio presieduto da Ferdinando Marino. La stessa che i colleghi della pallavolo avevano garantito a Lega Basket in occasione della final eight di Coppa Italia di Desio, rinviando l'incontro della Revivre Milano in programma per quel weekend proprio a Desio. Lega Basket, come noto, ha invece negato l'anticipo di Dolomiti Energia-Granarolo Bologna, provocando in sostanza lo stallo al quale stiamo assistendo.













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