L'INTERVISTA diego mosna PRESIDENTE DELL’ITAS TRENTINO 

«Il Papa non c’entra nulla, è tutta colpa dei calendari» 

La partita nel giorno di Natale. Dopo la lettera aperta di Saitta (Ravenna) al Papa, il nr. 1 gialloblù (e della Lega Volley) replica: «Abbiamo fatto di tutto per non giocare il 25 dicembre»


MAURIZIO DI GIANGIACOMO


Trento. Meraviglie dello sport moderno: Itas Trentino - Consar Ravenna si giocherà nel giorno di Natale. Il palleggiatore della squadra romagnola, Davide Saitta, ha scritto a Papa Francesco una lettera aperta (pubblicata da Avvenire) per rivendicare il suo diritto a trascorrere in famiglia la festa più festa che c’è. Il presidente dell’Itas Trentino Mosna, Diego Mosna, da qualche settimana di nuovo alla guida della Lega Volley Serie A, non condivide la sua protesta. Intervista.

Presidente Mosna, se un suo giocatore avesse scritto al Papa per non giocare a Natale si sarebbe arrabbiato?

I miei non scrivono quelle cose. Io rispetto tutte le opinioni, ma devono essere rispettare quelle di tutti, non quelle di un solo giocatore. Non si può pensare di risolvere i problemi con una semplice protesta. Peraltro, in tanti, vedi ad esempio i ristoratori, potrebbero avanzare la stessa rivendicazione. Abbiamo fatto di tutto per non giocarte a Natale. Ricordo di aver affermato, in un’assemblea di Lega Volley Serie A, che non avremmo mai giocato il 25. Ma noi il 22 dicembre abbiamo una partita importatissima (il posticipo casalingo con la Lube Civitanova, ndr), ci sono problemi di disponibilità del palazzetto, è un discorso complesso. E poi, il Papa non c’entra nulla, è chiaramente una forzatura.

Come si è arrivati alla data del 25 dicembre?

Avremmo dovuto giocare tutti il 25 dicembre per gli impegni delle Nazionali, abbiamo scritto alla Cev e abbiamo ottenuto di poter rilasciare i giocatori 14 e non 15 giorni prima, ed è stato un successo. Ma poi c’era la concomitanza con la partita del basket e siamo stati costretti a giocare il 25. Peraltro, non siamo la mosca bianca. Nel basket, anche il derby di Bologna è in programma a Natale.

Il problema, quindi, è l’affollamento del calendario?

Sì, fondamentalmente il problema è solo quello. Le assicuro che il prossimo anno non giocheremo il 25 dicembre. Giocheremo il 26, giorno che il volley ha scelto per primo ed è sempre stato un successo. Il prossimo anno avremo un calendario normale.

Venendo alla sua Itas, è soddisfatto del cammino compiuto fino ad oggi?

Per quanto è complicato il campionato, proprio per il calendario, direi di sì. Potevamo fare meglio ma anche molto peggio. Abbiamo impostato una preparazione incentrata sulla Coppa Italia e sul finale di campionato, l’anno scorso siamo partiti forte ma poi siamo calati.

L’allenatore Lorenzetti è tornato però a lanciare l’allarme sui troppi contratti in scadenza a fine stagione.

Non è un allarme, è una sua considerazione. L’avrà fatta anche Heynen, anche De Cecco e Anatasijevic sono in scadenza. Io conto comunque di non dover rifondare la squadra.

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