Volley Superlega

«Diatec, con meno si può fare di più» 

Il presidente Mosna archivia positivamente la stagione: «Ora pochi interventi mirati sulla squadra»


di Nicola Baldo


TRENTO. Presidente Diego Mosna, come giudica questa stagione della sua Trentino Volley?

«Dipende da che angolazione la guardiamo, sicuramente le aspettative ampliano il proprio raggio più si va avanti. Abbiamo perso in semifinale contro Perugia, una squadra costruita per vincere e stravincere, loro sono più forti di noi ma abbiamo tenuto loro testa fino alla fine».

Un finale dolcissimo dopo un inizio di stagione decisamente più complicato.

«Indiscutibilmente molti meriti di questa crescita vanno al nostro allenatore, Lorenzetti. È riuscito ad amalgamare storie e provenienze diverse, ma anche caratteri e modi di pensare il volley differenti. Questo è stato il primo anno di un nuovo ciclo, una stagione nel complesso assolutamente positiva. Oltre ad essere la dimostrazione che anche con meno si riesce a fare di più».

Giannelli qualche giorno fa ha indicato nell’“ambiente Trento” (società, città, tifosi...) la chiave per riuscire a non compromettere tutta la stagione dopo quell’avvio di campionato.

«Sono d’accordo con Simone. È stata un po’ una sorpresa anche per me vedere come, nelle difficoltà, tutta la Trentino Volley si è compattata. Ha fatto quadrato, insieme a città e tifosi, intorno a questa squadra, sostenendola. Sapevamo che questo gruppo poteva fare di più rispetto ai primi mesi, le cause di quell’avvio di stagione sono da trovare nell’affaticamento di alcuni giocatori e nella necessità di tempo per costruire la nuova squadra».

Adesso questo gruppo come si migliora?

«Adesso è prematuro parlarne. Per qualche giorno sbolliremo un po’ la tensione di questi playoff e poi, sempre in base al budget a disposizione, decideremo con Lorenzetti e Da Re come muoverci».

Lisinac e Grebennikov però sono ormai da tempo associati a Trento.

«Sono due possibilità molto concrete».

Hanno già firmato entrambi. Mentre invece ancora si attende il rinnovo di Filippo Lanza.

«La nostra volontà è di proseguire il rapporto. Adesso che gli impegni agonistici sono finiti ci troveremo a tavolino e discuteremo».

Luca Vettori è ancora sotto contratto ma è reduce da una stagione molto complicata.

«È sotto contratto e ne prendiamo atto. Dispiace a tutti non averlo visto inserirsi a livelli altissimi, come abbiamo ammirato in alcune partite o sprazzi di partita. È un dispiacere più che una rabbia, perché Luca ha tutte le qualità per essere un ottimo opposto, ma non capiamo perché non sia riuscito ad esprimersi sempre al massimo quest'anno».

Dopo la rivoluzione dell’anno scorso, quindi, quest’estate cosa possiamo aspettarci?

«Effettueremo solamente alcuni cambiamenti molto precisi. Mirati, in quei ruoli nei quali in questa stagione abbiamo faticato di più. La volontà è poi quella di migliorare sempre, ogni anno».

Non sarà la Champions League ma l’anno prossimo si cercherà anche di sfatare il tabù Coppa Cev.

«Si tratta dell’unica coppa che non abbiamo mai vinto. Uso il condizionale perché gli impegni delle coppe sono tanti e non so che tempi avremo a disposizione per il campionato italiano, si preannunciano pessimi. Giocare una coppa europea è bello e dà lustro alla società, ma è anche molto complicato».

Presidente sta ragionando sull'opportunità di non disputare la Coppa Cev?

«Ma no, siamo ligi al dovere ed alla fina la affronteremo. Ma personalmente non la farei. Per un anno vorrei che la squadra potesse affrontare il campionato italiano con i giusti tempi, di recupero e di preparazione delle partite. Invece da novembre ad oggi non abbiamo mai avuto due settimane piene per allenarci».

Anche la prossima stagione sarà così, con i Mondiali che finiscono il 30 settembre.

«Sarà un altro calvario, giocheremo sempre due volte a settimana. Il discorso dei calendari peggiora di continuo. Il ritorno delle retrocessioni con una SuperLega a 10-12 squadre è un obbligo ormai, non abbiamo il tempo per giocare più partite di così».

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