Tour de France

Calmejane, un uomo solo al comando

Anche Matteo Trentin in fuga. Domenica “tappone” con sette Gpm



STATION DES ROUSSES (FRANCIA). Lilian Calmejane vince la tappa, Chris Froome controlla bene, conservando la maglia gialla, Fabio Aru si mette in luce, aspettando il “tappone” di domenica. Questi gli spunti principali dell’ottava tappa del 104esimo Tour de France, la Dole-Station Des Rousses, di 187.5 chilometri, una frazione corsa a ritmi folli e caratterizzata da una maxi-fuga nella quale s’è inserito anche il borghigiano della Quick-Step Floors Matteo Trentin, poi costretto ad alzare bandiera bianca in salita.

Il francese della Direct Energie (nuova maglia a pois) s’è imposto in solitaria, precedendo di 37” l’olandese Robert Gesink (Lotto NL Jumbo), secondo di giornata, e di 50” il gruppetto dei migliori, battuto in volata dal transalpino Guillaume Martin (Wanty Groupe Gobert). In sesta posizione Fabio Aru (Astana), apparso in ottime condizioni fisiche, che scalda i muscoli in vista di oggi. Il sardo è sempre terzo nella classifica generale, guidata dal britannico Chris Froome (Sky), davanti al connazionale e compagno di squadra Geraint Thomas. Loro tre e gli altri big della manifestazione sono giunti appaiati al traguardo. Immutata dunque la classifica generale: Froome conserva 12” di vantaggio su Thomas, 14” su Aru. Dalla quarta alla nona piazza, poi l’irlandese Daniel Martin, a 25”, l’australiano Richie Porte (Bmc), a 39”, il britannico Simon Yates (Orica, maglia bianca, come miglior giovane), a 43”, il francese Romain Bardet (AG2R La Mondiale), a 47”, lo spagnolo Alberto Contador (Trek Segafredo), a 52”, il colombiano Nairo Quintana (Movistar), a 54».

Entusiasta e sfinito all’arrivo Calmejane. «Non mi aspettavo di vincere oggi. Mi dicevano, in questi giorni, che scherzavo troppo ma io non ho mai preso alla leggera questa corsa; infatti sono riuscito a vincere questa bellissima tappa. È stata molto dura, una battaglia, ho oambattuto anche con i crampi ma questa cosa penso che sia comprensibile», ha detto il transalpino, festeggiato dai compagni e non solo. Tutti di corsa dai rispettivi fisioterapisti, invece, i “big” della corsa, in vista dell’atteso “tappone” di montagna (prima del riposo di lunedì): è prevista grande lotta, anche e soprattutto in chiave maglia gialla. Nella nona frazione, la Nantua-Chambery (di 181 chilometri), infatti, sono in programma ben sette Gran premi della montagna, dei quali tre hors categorie.













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