Cagnotto-Dallapè, il pass olimpico rimane una chimera

Trento. I campionati italiani di categoria (Trieste, 27 febbraio-3 marzo) e gli assoluti invernali di Torino (13-15 marzo), che non si sono potuti disputare causa Coronavirus, avrebbero completato le...



Trento. I campionati italiani di categoria (Trieste, 27 febbraio-3 marzo) e gli assoluti invernali di Torino (13-15 marzo), che non si sono potuti disputare causa Coronavirus, avrebbero completato le selezioni per la World Cup di Tokyo, inizialmente in programma dal 21 al 26 aprile e rinviata dalla Fina a giugno. Lì si sarebbero dovuti assegnare gli ultimi pass per le Olimpiadi di Tokyo, a loro volta a forte rischio per l’emergenza sanitaria del Covid-19. A causa di queste misure anche la coppia d’oro dei tuffi composta dalla bolzanina Tania Cagnotto e dalla Trentina Francesca Dallapè vede allontanarsi, se non altro in termini temporali, le possibilità di guadagnarsi il pass olimpico.

Infatti, alla prima tappa di Bolzano della Coppa Tokyo 2020 (6-8 febbraio) le due “mamme volanti” erano state battute da Elena Bertocchi e Chiara Pellacani (classe ’94 e 2002 rispettivamente, già oro europeo nel 2018 a Edimburgo), che si sono aggiudicate dunque il primo dei tre “round” italiani, fondamentali per stabilire quale team andrà in Giappone a giocarsi la qualificazione a cinque cerchi. Rimangono due chance, ma entrambe sospese dalla Federnuoto, così come la World Cup, che è stata rinviata a data da destinarsi.

L'Italtuffi, nel pieno dell’emergenza Covid-19 , prova a riorganizzarsi in attesa che riprenda la stagione agonistica, sperando che questo punto interrogativo sia cancellato il prima possibile. Un periodo particolare per tutti, anche per gli azzurri, come spiega il direttore tecnico Oscar Bertone. «I preparatori atletici della Nazionale hanno distribuito le schede con piani di lavoro da seguire durante la settimana. Nei prossimi giorni proveremo a riunire gli atleti via Skype per farli allenare insieme, anche per tirare un po’ su il morale del gruppo che ovviamente non può essere dei migliori. In questo momento lo sport viene in secondo piano - prosegue Bertone - La mia speranza, e quella di tutti noi, è che questa emergenza passi il prima possibile e che si possa tornare alla normalità. Intanto è arrivata anche la notizia, che ci aspettavamo, del rinvio della Coppa del mondo. Se l’emergenza dovesse proseguire potrebbe anche essere necessario cambiare i termini di selezione».















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