Azzurri esclusi per il virus Gross: «È una vergogna» 

Sci alpino. Kranjska Gora chiude agli italiani, Stefano e compagni non possono prendere parte   all’ultima tappa di Coppa del mondo: «Assurdo che la Fis tenga in piedi queste gare senza di noi»


LUCA FRANCHINI


«Sono pienamente d’accordo con la decisione presa dalla Fisi, per nulla con la scelta della Fis». Il fassano Stefano Gross, al pari degli altri slalomisti e gigantisti azzurri, non prenderà parte alla due giorni di Coppa del Mondo di Kranjska Gora, in programma sabato 14 e domenica 15 marzo. Preso atto delle limitazioni e delle restrizioni che il comitato organizzatore di Kranjska Gora ha imposto alla partecipazione delle squadre azzurre, la Federazione Italiana Sport Invernali ha comunicato alla Federazione internazionale dello sci che i suddetti team non prenderanno parte alle gare. Gli organizzatori, in accordo con il Ministero della Salute sloveno e la Fis, hanno comunicato inoltre la decisione di disputare le competizioni a porte chiuse e di annullare le conferenze stampa post gara in entrambe le giornate.

Le parole di Gross

«La Fisi ha fatto quello che doveva, ha preso la decisione giusta – spiega Gross – La situazione è particolarmente difficile in questo momento, ma sono dell’idea che era giusto fermarsi tutti. Trovo assurdo che la Fis tenga in piedi queste due gare senza di noi, senza una delle nazioni più rappresentative, quella che vanta più eventi di Coppa del Mondo durante la stagione».

O tutti o nessuno, insomma. «In questo caso tutti – aggiunge Gross – Negli staff delle squadre di Svizzera, Francia, Norvegia e Svezia lavorano molti italiani. E non penso che la Germania e la Francia siano messe molto meglio di noi. Siamo andati in Giappone e abbiamo volato tutti assieme. Molti atleti stranieri si sono allenati in Italia nell’ultimo periodo. Francia e Svizzera erano al Sestriere. Capite che non ci siamo. Dovevamo fermarci tutti. Ne paghiamo le conseguenze solo noi, perché quando ci sono situazioni di questo tipo noi cerchiamo di informare, altri invece stanno zitti. Sembra che il problema sia solo nostro, ma se vogliamo trovare una soluzione è il caso di agire tutti con responsabilità».

Il non poter gareggiare, inoltre, è penalizzate per gli azzurri. «Per me in primis, che dopo il podio di inizio stagione a Val d’Isere ho raccolto poco – commenta ancora Gross – In Giappone non si è gareggiato, è da inizio febbraio che non indosso un pettorale. Avrei avuto l’opportunità di mettere a posto la stagione con un bel risultato. Ripeto: è giusto fermarsi, ma se gli altri corrono e noi stiamo a casa, si fa ancora più dura. Mi auguro che qualcuno si faccia sentire: fare le gare senza di noi è una vergogna».

Fede, caccia alla Coppa

Le donne, invece, saranno protagoniste in Svezia, ad Are, dove si terrà l’ultimo appuntamento della stagione dopo la cancellazione delle finali di Cortina. Federica Brignone punta a conquistare la sfera di cristallo. La valdostana dovrà difendere i 153 punti di vantaggio su Mikaela Shiffrin e i 189 su Petra Vlhova. Tre le gare previste: slalom parallelo (domani), slalom gigante (venerdì 13 marzo) e slalom speciale (sabato 14 marzo).

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