Aquila, maglie larghe in difesa Trieste vince meritatamente 

Bianconeri sconfitti. Alla squadra di Brienza, priva di Martin,  non bastano il solito Williams (25) e la buona prova di Pascolo (14) per rimediare alla scarsa attenzione della retroguardia contro un  avversario che non vantava certo le migliori statistiche del campionato


Federico Casna


Al termine di una partita a dir poco vivace e ricca di colpi di scena, la Dolomiti Energia deve cedere il passo contro i padroni di casa dell’Allianz Trieste. L’assenza di un tassello fondamentale come Kelvin Martin (vittima di un infortunio ad una coscia contro Gran Canaria) finisce per incidere più del previsto nella prestazione difensiva della squadra di coach Brienza, che fatica per quasi tutti i 40 minuti di gioco a schermare le iniziative, soprattutto dall’arco, di una squadra non esattamente irresistibile in attacco – tanto da presentarsi alla sfida contro Trento con il peggiore della lega in termini statistici - come quella di coach Dalmasson. Tra i bianconeri brilla davvero, forse per la prima volta in stagione, Davide Pascolo, che mette 14 punti dei suoi a referto, oltre ad aiutare il solito Williams a dominare nell’area avversaria (25 punti). Le prestazioni dei due lunghi trentini però non bastano ad evitare una sconfitta che in fin dei conti pare meritata, se non altro per la poca brillantezza difensiva che sembrava appartenere ormai al passato.

Venendo alla cronaca, la Dolomiti Energia fatica a contenere Trieste in avvio, tanto che i padroni di casa sono i primi a cercare la fuga nel punteggio. Lo fanno affidandosi al talento del lobito Fernandez, che tesse le fila degli attacchi veneti e manda a segno i tiratori. Un paio di iniziative dello spagnolo, sommate alle triple di Henry e Doyle, portano al primo timeout di Brienza sul 21-11, a cui segue una reazione guidata da un ottimo Pascolo che inchioda al ferro il 23-17 di fine quarto. Nel secondo periodo Maye si prende la scena con due triple complicate e una bella avventura al ferro, ma tra i triestini fa la voce grossa Delia, che segna e va in lunetta con regolarità, portando i suoi sul 43-33. Nei minuti precedenti l’intervallo i bianconeri hanno la forza di reagire, affidandosi ancora a Pascolo e Williams, che si muovono bene in area e portano la squadra all’intervallo sul 47-43.

Al rientro in campo parte leggermente meglio ancora Trieste, raccogliendo i dividendi delle triple in campo aperto di Alviti e Grazulis. Riprendono poi la situazione in mano Williams e Browne, che combinano a vicenda avvicinando Trento nel punteggio. La palla rubata con schiacciata annessa di Morgan obbliga Dalmasson al timeout sul 58-56. Ancora una volta, dopo la pausa cambia completamente l’inerzia: è in particolare Davide Alviti a portare la mano in temperatura e a sparare tre triple in pochi minuti, che permettono a Trieste un’altra fuga sul 71-60. Sono ancora i padroni di casa a iniziare meglio il quarto periodo, tanto che i canestri di Fernandez e Da Ros li portano a creare un divario quasi incolmabile (80-64). Ci provano comunque i trentini, anche con grande impegno, arrivando a toccare il -6 con i tre liberi di Morgan (80-64). Trieste ha però la reazione decisiva nel finale, suggellata dalla tripla del 88-78 di Alviti che suggella la vittoria biancorossa con un minuto di anticipo.

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