«A Levico per giocare è la scelta più giusta» 

Costa: il Viareggio con il Sassuolo, ma era chiuso a Vicenza 


di Daniele Loss


TRENTO. Vent’anni compiuti a fine luglio, a preparazione abbondantemente iniziata, ma già un curriculum di un certo livello. E, soprattutto, un Torneo di Viareggio già in bacheca con tanto di riconoscimento quale miglior portiere della manifestazione. Qualche mese fa, quando il Levico Terme ha ufficializzato l’ingaggio di Bryan Costa e gli ha affidato la maglia numero uno, tanti addetti ai lavori hanno pensato: “è un colpaccio”. Originario di Vicenza, cresciuto nel settore giovanile biancorosso, Costa si è formato al Sassuolo e con la Primavera neroverde ha trionfato al “Viareggio” nel 2017: decisive le parate del portiere veneto, risultato poi il numero uno… tra i numeri uno. In quella squadra militava anche il difensore trentino Luca Ravanelli, capitano del team emiliano, oggi punto di forza del Padova in serie B.

«Un’esperienza indimenticabile – ricorda Costa – e una vittoria inaspettata ma assolutamente meritata per quello che siamo riusciti a fare in una manifestazioni di altissimo spessore quale è il Torneo di Viareggio. Ravanelli? Lo conosco bene, ovviamente: una grande persona e un ottimo giocatore. Non mi stupisco che giochi in serie B».

Costa, il cui cartellino era di proprietà del Vicenza, è reduce da un’annata tutt’altro che fortunata: nella scorsa stagione è rimasto ai margini della rosa della prima squadra biancorossa dopo aver chiesto più e più volte di essere ceduto per poter giocare. «La scorsa estate – spiega l’attuale numero levicense – mi rendevo perfettamente conto che non avrei trovato spazio e, visto che le offerte non mancavano, ho chiesto più volte alla società di essere ceduto. Niente da fare: non mi hanno lasciato partire e ho vissuto una stagione non troppo positiva. Mi sono buttato il passato alle spalle e gettato a capofitto in una nuova avventura».

Il Levico, appunto: scendere di categoria non è mai semplice, anche se la cartà d’identità è ancora dalla propria “parte”. Quella di Costa, che è assistito dall’agente trentino Andrea Pretti, è stata una scelta assolutamente consapevole. «Certamente e sono contento di aver intrapreso questa nuova strada – spiega il classe ’98 vicentino –: per me era importante trovare una società che puntasse veramente su di me, indipendentemente dalla categoria. Il Levico mi ha fatto subito un’ottima impressione, tutti mi hanno trasmesso grande entusiasmo e professionalità e, allora, ho preferito la serie D ad una serie C con tante incertezze. Dopo due mesi e mezzo qui posso dire di aver fatto la scelta giusta e lavorerò sodo per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati e, non lo nego, per tornare a calcare i campi del professionismo».

Ecco, appunto, gli obiettivi stagionali: il Levico Terme punta alla salvezza diretta e ha le carte in regola per raggiungere il traguardo? «Abbiamo disputato una sola partita – conclude – ed è prematuro affrontare discorsi così impegnativi. Ritengo, però, che con questo gruppo e lavorando sodo come abbiamo fatto sino ad ora, potremmo toglierci qualche bella soddisfazione. Non so se il Levico valga più della salvezza, ma sicuramente da parte di tutti noi c’è una gran voglia di fare bene e stupire».

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