Fauci, prepararsi ora perchè una nuova pandemia non sia un incubo



<p>La nostra memoria corta sarà l'arma più potente della prossima pandemia: Anthony Fauci lancia un appello, affinché le lezioni imparate con il Covid-19 non cadano nel vuoto e gli obiettivi da raggiungere per arrivare preparati alle sfide del futuro non falliscano. Fauci, ora professore all'Università di Georgetown dopo quasi 40 anni come direttore dell'Istituto nazionale per le allergie e le malattie infettive presso i National Institutes of Health statunitensi, descrive la sua preoccupazione più grande, la mancanza di memoria collettiva, in un articolo <a href="https://www.science.org/doi/10.1126/scitranslmed.adj9469">pubblicato </a>sulla rivista Science Translational Medicine. <br /><br />"Se c'è una storia di successo che il Covid-19 ha mostrato - afferma Anthony Fauci - è quella che riguarda la scienza di base e clinica". Secondo l'esperto, questo successo è da attribuire a decenni di investimenti nella ricerca di base, che hanno portato ai grandi risultati ottenuti da Drew Weissman e Katalin Karikò, insigniti del Premio Nobel 2023 per la Medicina e la fisiologia proprio per le scoperte che hanno consentito lo sviluppo di vaccini efficaci a base di Rna messaggero contro Covid-19. <br /><br />L'immunologo, spesso percepito come il volto della risposta della sanità pubblica durante la pandemia negli Stati Uniti, insiste anche sui fallimenti: dalla disconnessione tra l'erogazione dell'assistenza sanitaria e l'infrastruttura sanitaria pubblica, allo scarso coordinamento tra le varie istituzioni, fino ai problemi di approvvigionamento e alla disinformazione.<br /><br />"Più e più volte, con il trascorrere del tempo dalla comparsa di una sfida per la salute pubblica, e con il calo di contagi, ricoveri e decessi, l'opportunità di sfruttare il momento per prepararsi alla prossima sfida sembra fallire", dice Fauci. "Spero che la memoria del Covid-19 duri più a lungo e che continui a suscitare interesse e sostegno. In caso contrario - conclude - tanti di noi passeranno molte notti insonni o funestate da incubi".</p>









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