Covid:Ciccozzi,'prudenza ma nessun allarme per variante Pirola' Non ha maggiore contagiosità o patogenicità ma vaccinare fragili



ROMA - "Ad oggi, consiglio prudenza, con il forte invito a incentivare la vaccinazione nelle categorie dei soggetti fragili e degli anziani, ma non c'è alcun motivo di allarme perchè la variante Pirola, isolata per la prima volta anche in Italia, fino a questo momento non ha dato evidenze di una maggiore contagiosità o di una più elevata patogenicità". Lo afferma all'ANSA Massimo Ciccozzi, direttore dell'Unità di statistica molecolare e di Epidemiologia del Campus Bio-Medico di Roma, commentando l'isolamento in Italia della variante BA.2.86 del virus SarsCoV2, denominata Pirola, da parte del gruppo di Arnaldo Caruso dell'Università di Brescia. Pirola, spiega l'epidemiologo, "è comunque una variante del gruppo Omicron, sia pure con alcune differenze avendo delle mutiazioni. Inoltre, i vaccini anti-Covid aggiornati che sono in arrivo garantiscono una protezione anche contro questa variante. Soprattutto, va considerato il fatto che, al momento, non ci sono evidenze che Pirola sia maggiormente infettiva delle altre varianti o abbia una maggiore patogenicità causando una malattia Covid più grave". Secondo Ciccozzi, è "bene che sia stata isolata perchè questo ci permette di studiarla meglio: insieme al gruppo del professor Caruso - ha sottolineato - la stiamo appunto ora studiando dal punto di vista evolutivo e mutazionale, per capire se la variante isolata in Italia è uguale a quelle isolate in altri Paesi o se presenta delle differenze". Pirola, ha aggiunto, "è stata isolata in Italia in un soggetto immunocompromesso e anche questo è un dato importante, perchè evidenzia l'importanza della vaccinazione con i vaccini aggiornati in questa categoria di soggetti. I fragili e agli anziani è bene che si vaccinino, per il loro bene e contro il rischio di sviluppare una forma di Covid grave, ma anche - conclude Ciccozzi - per limitare la circolazione di varianti che hanno una elevata percentuale di mutazioni che può potenzialmente renderle più pericolose".









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