educazione

Tre giorni di scuola speciali per i 530 studenti dell’Enaip di Villazzano: l’ambiente protagonista

Hanno partecipato a seminari di approfondimento, testimonianze, cinema e teatro, incontri a distanza e azioni concrete. Attenzione puntata su Meteotrentino, Assfron (con Carlo Bridi) e Beni comuni 



TRENTO. Una tre giorni educativa, con al centro il tema della sostenibilità, declinato secondo gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu. “3greendays” è il nome dell’iniziativa che nei giorni scorsi ha visto protagonisti gli allievi del Centro per la Formazione Professionale Enaip di Villazzano.

Il catalogo delle manifestazioni comprendeva seminari di approfondimento, testimonianze, cinema e teatro, incontri a distanza e azioni concrete all’interno di un percorso che i 530 allievi della scuola hanno condiviso con i rispettivi insegnanti nell’intento di tradurre in pratiche educative gli obiettivi di miglioramento ambientale fissati dall’Agenda per la sostenibilità delle Nazioni Unite.

Si è spaziato dal seminario di Mauro Gaddo, direttore dell’Ufficio Previsioni e Pianificazione di Meteotrentino sul tema del “monitoraggio del ghiacciaio della Marmolada” a quello di Roberto Barbiero, fisico, climatologo e referente del Tavolo provinciale di coordinamento e di azione sui cambiamenti climatici, fino alla partecipazione allo spettacolo “Like a rolling man” presso il teatro di Villazzano dove il palcoscenico è stato usato come perfetta cassa di risonanza per lanciare lontano il grido di aiuto per la natura.

Altro momento significativo ha riguardato il coinvolgimento di Assfron, l’Associazione Scuole Senza Frontiere, attraverso la quale due classi prime si sono collegate a distanza con una scuola dell’Uganda comunicando direttamente con gli studenti africani e scambiandosi buone pratiche sui temi dell’Agenda 2030.

Il dialogo fra realtà culturali e scolastiche diverse, moderato dal giornalista del sito giornaletrentino.it ed esperto di questioni africane Carlo Bridi, si è rivelato particolarmente toccante specie per il confronto fra le difficili condizioni di vita dei villaggi ugandesi e gli stili di consumo adottati nei paesi europei. Importanti anche le iniziative promosse dal MUSE di Trento e dal Museo Civico di Rovereto così come l’intervento di John Mpaliza, attivista per i diritti umani e marciatore per la pace dal titolo “Le vittime della nostra tecnologia, i costi umani ed ambientali dei nostri smartphone” dedicato alle conseguenze sulla natura e la salute umana derivate dall’estrazione del coltan, il minerale utilizzato per la fabbricazione dei nostri telefonini.

Da ricordare infine l’adesione al progetto Beni Comuni del Comune di Trento denominato “Al mio quartiere ci penso anch’io” dove gli studenti si sono adoperati per la pulizia volontaria degli spazi pubblici attorno alla scuola, azione che si è accompagnata con l’adesione al progetto Food-rules “Lascia il segno, non gli avanzi” promosso da Banco Alimentare Onlus e Risto3 nel quale si è provveduto alla misurazione degli scarti alimentari per poi ridurre le quantità di cibo buttato nelle cucine e dai fruitori e migliorare quindi il sistema di donazione delle eccedenze.

La settimana appena conclusa dedicata alle sfide dell’Agenda 2030 si pone a latere della “normale” attività didattica, ma costituisce a tutti gli effetti un’efficace strategia complementare nel complesso compito di creare i professionisti e i cittadini del futuro.













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