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Bocciata mozione per reintrodurre l’educazione di genere nelle scuole trentine

Era stata proposta dalla consigliera di Alleanza Verdi e Sinistra Coppola e sottoscritta anche da Partito democratico e Campobase



TRENTO. È stata bocciata con 13 sì e 17 no la mozione che chiedeva la reintroduzione dei percorsi di educazione di genere nelle scuole promossa dalla consigliera provinciale di Alleanza Verdi e Sinistra Lucia Coppola. Il documento - informa una nota - era stato sottoscritto anche dal Partito democratico del Trentino e da Campobase.

Nella mozione veniva anche chiesto di formare gli insegnanti sul tema, di implementare gli sportelli di sostegno psicologico e di promuovere sportelli antiviolenza. La vicepresidente della Provincia di Trento Francesca Gerosa ha proposto un emendamento - non accettato - che chiedeva di sostituire l'educazione all'affettività con l'educazione alle emozioni anche affettive. "Il discorso sull'affettività - ha spiegato - divide, e per questo si è proposto di sostituirlo con emozioni affettive, perché racchiudono anche la rabbia e le incapacità di gestire anche le sconfitte".

Un altro emendamento proposto da Gerosa - anche questo non accettato - impegnava invece la Giunta a continuare nell'azione di promozione, in collaborazione con Apss, di un programma di educazione alle emozioni e alla loro regolazione. "Il tema di fondo della mozione - ha ricordato il consigliere provinciale del Pd Paolo Zanella - era il pieno ripristino dei corsi sull'educazione alla violenza di genere, che non si capisce perché sono diventati un tabù".













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