Oncologi, per tumore benigno del cuore la chirurgia è risolutiva



(v. 'Briatore operato al cuore ..', delle 18.09) (ANSA) - ROMA, 28 MAR - "Il trattamento chirurgico nelle forme primitive di tumori benigni del cuore è generalmente risolutivo ed in questi casi la prognosi è di solito ottima". Lo spiega all'ANSA Nicola Silvestris, segretario nazionale dell'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) e ordinario di Oncologia all'Università di Messina, riferendosi all'operazione subita da Flavio Briatore, che ha reso noto di essere sottoposto ad un intervento per la rimozione di una massa benigna al cuore usando una tecnica endoscopica mininvasiva.
    "I tumori cardiaci, ossia quelli che hanno origine al livello del cuore, possono essere sia primitivi, quando si originano dal cuore, sia metastatici se il cuore è appunto interessato con delle metastasi derivanti da un tumore localizzato altrove". I tumori primitivi cardiaci, precisa l'oncologo, "possono essere maligni o di tipo benigno: circa il 70-80% sono fortunatamente benigni e solo il 20-30% è invece maligno". Quanto alla localizzazione, possono insorgere in varie strutture dell'organo cardiaco interessando il miocardio, ovvero il muscolo cardiaco, l'endocardio ovvero la membrana che riveste le cavità del cuore oppure il pericardio che è la membrana che riveste esternamente il cuore. I tumori cardiaci di tipo benigno "sono dunque più frequenti rispetto alle neoplasie maligni e, tra questi, quelli più diffusi - afferma Silvestris - sono il mixoma cardiaco, i fibromi, i fibroelastomi". Queste neoplasie benigne, inoltre, "possono essere del tutto asintomatiche, e si rivelano di solito nel corso di un esame cardiaco per altre ragioni, come nel caso di Flavio Briatore; in qualche caso possono però presentarsi anche sintomi cardiaci quali aritmie, un quadro di scompenso cardiaco e endocardite". Fondamentali sono gli esami diagnostici: "Ci sono infatti precisi criteri radiologici che aiutano nella diagnosi, tenuto conto che alcune lesioni benigne hanno caratteristiche radiologiche specifiche che le distinguono dalle lesioni maligne. Nel caso di tumori cardiaci maligni invece, essendo rari, è essenziale che siano gestiti e trattati solo in centri altamente specializzati con alti volumi di attività".
    I generale, conclude il presidente della Fondazione Aiom Saverio Cinieri, "è comunque bene non trascurare mai alcun sintomo, anche quelli apparentemente più leggeri, dal dolore toracico alla lieve difficoltà respiratoria, e parlarne sempre col proprio medico". (ANSA).
   









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