Bambini con autismo, un supporto dal pattinaggio a rotelle



(ANSA) - ROMA, 26 MAR - Un programma innovativo rivolto ai bambini con Disturbo dello Spettro Autistico (DSA) che prevede l'insegnamento individuale del pattinaggio a rotelle come attività formativa che interviene su diversi aspetti cruciali dello sviluppo: il sistema sensoriale e motorio, la motivazione, le relazioni sociali e la regolazione emotiva. E' quanto ha avviato a Jesi, presso il Centro Ambulatoriale Santo Stefano del Gruppo KOS, Marisa Canafoglia, 58 anni, fisioterapista dell'età evolutiva e leggenda del pattinaggio corsa: fino al 1988 è stata un'atleta di punta della disciplina, conquistando 30 volte il titolo italiano assoluto, 20 quello europeo, 12 il titolo mondiale. "I bambini con DSA - spiega Canafoglia - spesso presentano un'attività motoria intensa e una spiccata propensione per il movimento. Altrettanto spesso manifestano comportamenti atipici e bizzarri, con tendenza all'isolamento e con interessi ristretti e ripetitivi. Il pattinaggio corsa è un'attività autonoma, con regole semplici, ed è praticabile in spazi delimitati: per questo abbiamo pensato che fornisse un contesto rassicurante per potenziare diversi aspetti dello sviluppo: l'area motoria, con un focus sull'incremento della coordinazione, dell'equilibrio statico e dinamico e dell'imitazione motoria; l'area comunicativo-sociale, promuovendo l'attenzione condivisa e l'interazione con l'operatore; l'area delle attività stereotipate, inserendo esercizi variabili per stimolare la flessibilità e, da ultimo, l'area delle autonomie personali, come mettere e togliere i pattini e il casco". Pensato per bambini dai 5 agli 8 anni, il programma viene svolto in un ambiente circoscritto e sicuro (la palestra di riabilitazione), inizialmente con sessioni individuali e solo successivamente in piccoli gruppi. (ANSA).
   









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