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Primato “cancellato” a Messner, l’appello Sosat: "I grandi traguardi dell'alpinismo non si misurino in record"

Il presidente della sezione di Trento Luciano Ferrari esprime solidarietà a Reinhold Messner e a Sergio Martini: “Limitante parlare di montagna e alpinismo solo in termini di record”



TRENTO. "Davanti alle polemiche suscitate dalle puntualizzazioni del Guiness dei primati, che ha messo in dubbio alcune conquiste alpinistiche di personaggi come Reinhold Messner e Sergio Martini, pur senza voler partecipare ad un dibattito sterile quanto vuoto e perfino stucchevole, la Sosat ritiene doveroso ribadire un pensiero di sincera solidarietà a Messner e Martini. Solamente chi non conosce la montagna può avventurarsi sull'equilibristico cammino dei record".

Così - in una nota - il presidente della Sosat, Sezione operaia società alpinistica tridentina, Luciano Ferrari.

"Salire, per alpinisti del calibro di Martini e Messner, non è un'avventura da talk show televisivo; non è una ricerca di record personali o un numero da circo. C'è nell'arrampicare una cultura profonda, un legame con la natura, un dialogo con la materia della montagna ed una spiritualità che trascende ogni record, ogni ricerca di immagine ed ogni esibizionismo da prima pagina”.

“Nel ribadire quindi la certezza dei risultati conseguiti in una lunga, quanto straordinaria, carriera come quella di Reinhold Messner e di Sergio Martini, la Sosat auspica che i grandi traguardi dell'alpinismo non si misurino in record, ma continuino ad essere mete di sport, di cultura, di amore per la natura e di sfida costante e rispettosa ai limiti dell'umano”.

“I record li lasciamo a coloro che, simpaticamente, cuociono la torta più grande del mondo o mangiano più uova di qualsiasi altro vivente", afferma Ferrari, specificando come Messner, Martini e i "signori degli Ottomila" appartengano "ad altre dimensioni, quelle che non si possono contenere negli angusti confini del record".













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