la tragedia

Marmolada, la testimonianza: «Salvi perché i rifugi nella notte fra sabato e domenica erano pieni»

Alberico Cocco è direttore di escursione del Cai di Malo: mai visto il ghiacciaio in condizioni così disastrose



TRENTO. Alberico Cocco, 57enne vicentino direttore di escursione del Cai di Malo, si sente un miracolato della Marmolada. "Io e altri 5 componenti del mio gruppo - racconta all'Ansa - possiamo effettivamente definirci così, dei "miracolati", perché la zona in cui è avvenuto il distacco del seracco l'abbiamo attraversata nella giornata di sabato, appena 24 ore prima del disastro. E' accaduto per caso, perchè avevamo trovato un posto per dormire solamente per la notte tra venerdì e sabato, peraltro in un altro rifugio. Sulla Marmolada è già tutto prenotato da mesi sino alla fine della stagione estiva".

Cocco è della sezione Cai di cui fanno parte altri 4 vicentini che risultano dispersi, tra i quali anche Filippo Bari, il ragazzo di 27 anni di cui i social hanno mostrato un selfie che il 27enne si era fatto ieri, lungo la via per la vetta.

"Avevo sentito telefonicamente Filippo Bari nella giornata di venerdì - spiega l'uomo -, solo un contatto veloce al cellulare: a lui avevo detto della nostra gita il sabato, lui mi aveva informato che sarebbero saliti domenica, ma senza precisare in quanti fossero". 

"Frequento la Marmolada dalla metà degli Anni Settanta, dai periodi in cui facevo la 'naja' - prosegue e posso dire di non averla mai vista in condizioni così disastrose".













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