biodiversità

Elefanti africani, allarme del Wwf: da 12 milioni a 415mila in 100 anni

Due specie, messe a rischio dal bracconaggio. Campagna 'Sos elefante' per aiutare l'ong a difenderli



ROMA. È allarme estinzione per gli elefanti in Africa, avverte il Wwf. Nell'ultimo secolo il numero di elefanti nel continente africano è drasticamente crollato, passando dai 12 milioni stimati circa un secolo fa ai 415.000 riportati nell'ultimo censimento.

Oggi esistono due specie distinte di elefante in Africa. L'elefante di savana (Loxodonta africana) è classificato come "in pericolo" e l'elefante di foresta (Loxodonta cyclotis) risulta inserito tra le specie in "pericolo critico", ovvero con elevato rischio di estinzione a breve termine.

Il bracconaggio oggi resta la causa principale del declino di entrambe le specie di elefanti africani. Si stima che ogni anno vengano uccisi circa 20.000 elefanti per il commercio illegale di avorio. A questo si aggiungono le uccisioni generate dai conflitti tra gli elefanti e le comunità locali, in crescita a causa della trasformazione di aree di foresta e savana in coltivazioni. In 100 anni si è già perso oltre il 95% degli elefanti africani.

Per questo il Wwf lancia la campagna "Sos Elefante": donando al 45594 con Sms o chiamata da rete fissa, dall'1 al 21 maggio, si può aiutare l'associazione a salvare questi animali dall'estinzione. Il Wwf conduce da più di 30 anni programmi di conservazione in Camerun, Repubblica Centrafricana, Repubblica del Congo, Repubblica Democratica del Congo e Gabon. Il Progetto Wwf "Una foresta per gli elefanti" si realizzerà nel territorio del Tridom (Gabon, Camerun, Repubblica del Congo), al cui interno si sviluppa il parco di Ntokou Pikounda, l'ultimo avamposto per la conservazione degli elefanti di foresta. Il progetto comprende azioni di studio e monitoraggio e il rafforzamento del sistema antibracconaggio. 













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