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Bolzano non proroga l'ordinanza anti movida. Il sindaco: «Non ci sono le condizioni»

Le regole erano state approvate a luglio: fissavano limiti dal venerdì alla domenica nella fascia oraria dalle 24 alle 5 del mattino



BOLZANO. Il sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi ha annunciato che non ci sono le condizioni per l'eventuale proroga dell'ordinanza antidegrado e antirumore scaduta l’11 settembre.

"Dovessero mutare le condizioni allora dovremmo riprendere in considerazione il tutto. In ogni caso un eventuale rinnovo del provvedimento dovrà passare all'esame preventivo del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica", ha precisato oggi (12 settembre) il sindaco a margine della presentazione delle delibera adottate dalla giunta comunale.

«Mi prendo qualche giorno per decidere se prorogarla nei termini estivi o meno» aveva anticipato nei giorni scorsi il sindaco rimandando la decisione al confronto di oggi in giunta.

Tutto lasciava prevedere una nuova ordinanza. La vecchia, sottoscritta a inizio luglio, si muoveva dentro due logiche precise per piazza Erbe: le ore e i giorni. Questi ultimi la limitavano al venerdì, al sabato e alla domenica. Gli orari fissati, dalle 24 alle 5 del mattino. Una finestra temporale caratterizzata fino a quel momento, ed ecco il senso di un intervento di tipo ordinativo, dall’arrivo di gruppi di giovani che, magari neppure frequentavano i locali e che, all’esterno, si dotavano anche di casse acustiche per farle funzionare quasi fino all’alba.

A chiedere pubblicamente una revisione dell'ordinanza, con regole meno severe per i locali, era stato però l'assessore Angelo Gennaccaro. 

 













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