Gli albergatori: «Danneggiati dalle false recensioni»

Albergatori e ristoratori trentini furiosi: «Su Tripadvisor e altri siti on-line ci screditano con giudizi anonimi o fasulli»


di Giuliano Lott


TRENTO. Albergatori e ristoratori trentini sul piede di guerra contro il popolarissimo sito Tripadvisor e altri che pubblicano in rete recensioni sui locali. L’ultima riunione della giunta Unat, Unione albergatori di Confesercenti, è stata dominata dal tema: « Potrebbero essere strumenti utili, se fossero monitorati con attenzione - è il commento diffuso degli operatori trentini - I commenti dei nostri clienti sono indispensabili prima di tutto a noi stessi, ma se questi sono falsi o pilotati, non sono nient’altro che un danno d’immagine ai limiti della querela». A scatenare la polemica è stata la notizia, uscita all’inizio del mese, di un albergatore veneto contattato da un’agenzia che gli proponeva 10 recensioni positive alla modica cifra di 3 mila euro. La conferma dei sospetti che circolavano da tempo.

Roberto Quadrini, titolare dell’Osteria al Vecchio Sarca di Madonna di Campiglio, è stato il primo a querelare il sito Tripadvisor, un paio di anni fa. «Mi ero accorto di commenti sul mio locale che potevano essere stati scritti solo da chi non era mai stato qui. Parlavano di bucatini o di melanzane alla parmigiana, mentre la nostra cucina offre solo specialità tipiche trentine. Tuttavia l’effetto c’è stato, eccome: dopo le recensioni negative, anche se false, abbiamo registrato un forte calo del fatturato, inspiegabile in apparenza. Il problema è che questi siti godono di alta credibilità per l’utente. Abbiamo ottenuto che alcuni commenti fasulli fossero cancellati, ma ormai la brutta figura era fatta e siamo calati anche nelle quotazione delle altre guide. Ho inviato una richiesta di risarcimento, senza ottenere risposte. Ora stiamo aspettando che i giudici decidano nel merito. All’estero, ad esempio in Gran Bretagna e Francia, Tripadvisor è stato sanzionato con durezza. In Italia, invece...».

Maurizio Rimondi, albergatore di San Martino di Castrozza, è altrettanto diretto. «Il fenomeno è esteso in tutto il mondo, dunque anche qui. Ci sono agenzie che propongono valutazioni positive in cambio di regali o addirittura denaro. É cosa risaputa nel settore». Quanto vale una recensione positiva? «Negli ultimi tempi la quotazione è sui 500 euro, ma il vero problema è che le recensioni sono anonime. Il responsabile del locale può rispondere a Tripadvisor, sperando di venire pubblicato, ma è comunque evidente che quando si leggono lodi sperticate per locali da 3 stelle o campeggi mentre si sparla di alberghi con 7 stelle qualcosa che non va c’è». Non è un preconcetto contro la valutazione, anzi, sostiene Rimondi: «Le critiche dei clienti sono ben accette, se motivate. Ci aiutano a migliorare e a farci conoscere. Ma qui il fenomeno è diverso, le recensioni negative sono spesso molto offensive. Anche se false, ledono per sempre la reputazione dell’albergatore o del ristoratore. Ora ci stiamo organizzando per fare fronte comune contro questa campagna negativa».

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